Paolo Tomaselli, Corriere della Sera 25/10/2008, 25 ottobre 2008
Rigori, riparte la sfida degli Infallibili A segno il 100% dei penalty da inizio campionato: mai successo dall’81 Al record contribuisce un numero più basso di rigori fischiati
Rigori, riparte la sfida degli Infallibili A segno il 100% dei penalty da inizio campionato: mai successo dall’81 Al record contribuisce un numero più basso di rigori fischiati. Ma nell’86, su 6 assegnati ne furono sbagliati 2 MILANO – Andriy Shevchenko è uno dei migliori rigoristi in circolazione (24 gol su 28 tiri). Ma nel novembre del ’99, a San Siro, si fece parare un rigore dallo stopper del Venezia Bilica: la logica degli ultimi undici metri non è insomma molto lineare. Però a leggere dentro i numeri, alla vigilia dell’ottava giornata di campionato, sembra tutto abbastanza semplice: per la prima volta dal 1982 tutti i rigori calciati nei primi sette turni sono stati realizzati: 15 gol su 15 e un 100% di realizzazioni dal dischetto mai visto all’inizio di un campionato in 27 anni. Gli arbitri non sono stati molto generosi (nel ’98 i rigori concessi furono addirittura 33 in sette giornate) ma i penalty assegnati sono comunque in linea a quelli di tante altre annate: nel 1986 furono fischiati appena 6 rigori, con ben 2 errori. Sono tornati i cecchini o sono in via di estinzione i pararigori? «Un po’ tutte e due le cose – dice Gianluca Pagliuca ex di Samp, Inter e Bologna che con i suoi 24 rigori parati su 90 tiri è stato un vero specialista ”. Chi calcia dal dischetto sa che i portieri studiano le mosse dell’avversario e quindi cambia più spesso modo di tirare. D’altra parte bisogna dire che forse i portieri non studiano abbastanza o magari sono semplicemente più scarsi di una volta...». Pagliuca, Marchegiani (17 rigori parati su 42), Seba Rossi (9 su 32), Taglialatela (11 su 27) non giocano ovviamente più. Il loro erede più completo è Matteo Sereni del Torino (11 su 31) che però starà lontano dal campo per un mesetto a causa di un infortunio. L’interista Julio Cesar (4 su 10), Andrea Campagnolo della Reggina (6 su 19), Marco Storari, vice di Frey alla Fiorentina (5 su 10) sono tra i più credibili in circolazione, ma tra oggi e domani fra loro giocherà solo il brasiliano. Il migliore tra i portieri, Gigi Buffon, invece non è un grande specialista: 8 rigori parati su 42 sono un dato buono, ma non eccezionale. «Il rigore visto dalla linea di porta è anche una questione di esplosività e di personalità – sottolinea Pagliuca – oltre che di fortuna: è un po’ come fare un gol in rovesciata. Se ci riesci sei un fenomeno, se no va (quasi) bene lo stesso: in fin dei conti il rigore è l’unica occasione in cui un portiere non ha niente da perdere». Certo gli attaccanti dal dischetto sono sempre più precisi, perché oltre a non farsi parare i rigori, finora hanno evitato anche di fare brutte figure, calciando fuori o centrando pali e traverse. Addirittura infallibili sono Rosina (8 su 8), Rocchi (7 su 7), Borriello (6 su 6). Fanno paura anche Iaquinta (12 su 13), Ibrahimovic (9 su 10), Shevchenko (24 su 28) e Mutu (15 su 18). «Anche Lothar Matthaus era uno che ci sapeva fare – ricorda Pagliuca – ma proprio contro di lui ho parato il rigore più importante: era il 5 maggio 1991 e la Samp sconfisse l’Inter e conquistò lo scudetto ». Oggi e domani non c’è in ballo niente di così importante, però la sfida dagli undici metri comincia a farsi avvincente. Sotto a chi tocca. Paolo Tomaselli (statistiche a cura di Lanfredo Birelli) Perfetto Il rigore con cui Ronaldinho ha sbloccato il risultato in Milan-Sampdoria di domenica scorsa (Sabattini/Ipp)