Sara Faillaci, "Vanity Fair numero 43, 29/10/2008, 29 ottobre 2008
Vanessa Incontrada, 29 anni anni, da luglio mamma di Isal, ha detto che a rovinarle la gravidanza ci hanno pensato i giornali: «Hanno pubblicato le mie foto, e soprattutto quei commenti sulla mia "grassezza", fatti con un accanimento che mi ha stupito e ferito
Vanessa Incontrada, 29 anni anni, da luglio mamma di Isal, ha detto che a rovinarle la gravidanza ci hanno pensato i giornali: «Hanno pubblicato le mie foto, e soprattutto quei commenti sulla mia "grassezza", fatti con un accanimento che mi ha stupito e ferito. Essere incinta è già un momento molto delicato per una donna: sentirsi "accusata" di essere brutta, eccessivamente sovrappeso, significa subire una grave mancanza di rispetto. Senza contare il messaggio che passa: ci lamentiamo dell’anoressia che colpisce tante giovani e poi prendiamo in giro una che è ingrassata per fare un figlio?». Quando era incinta non si è privata di nessuna golosità («sono una a cui piace proprio mangiare»), ora però s’è affidata a un dietologo: «Mi ha tolto dolci, salumi, pane, olio, tutto praticamente. Quando vado al ristorante soffro come un cane mentre tutti mangiano prelibatezze e io il solito filetto con la rucola. Che palle». Quando si è rivista nel film "Aspettando il sole”, dove interpreta una pornostar, si è chiesta se tornerà «magra e bella come prima»: «Ma poi guardo in faccia il mio bambino e non me ne frega più niente, l’unica persona a cui mi interessa piacere è lui». Il nome del figlio non l’ha scelto per ragioni particolari: «Mi piaceva. E’ corto e si pronucia uguale sia in italiano che in spagnolo». Del rapporto col compagno Rossano Laurini, che era sposato con la sorella del suo ex fidanzato Andrea Palmieri, non parla volentieri: «Posso solo dire che vivere questo amore è stato difficile e senza dubbio leggere certe cose sulla mia vita privata non dette da me mi ha fatto molto male: i panni sporchi si dovrebbero lavare a casa. vero, c’è stato molto dolore. Far del male alle persone ti ferisce, te lo porti dentro a vita».