Lettore sul mio blog 23/10/2008, 23 ottobre 2008
"La guerra contro i talebani è in effetti essenziale perché sono proprio loro ad alimentare il terrorismo islamico
"La guerra contro i talebani è in effetti essenziale perché sono proprio loro ad alimentare il terrorismo islamico. E perché il 90% dell’eroina che si consuma nel mondo viene da qui." Il 100% del contenuto di queste due frasi è invece confutabile. Anzi ribaltabile: è la guerra contro i talebani ad alimentare il terrorismo islamico, ed è sempre la guerra la ragione per cui il 90% dell’eroina che si consuma nel mondo proviene da lì. Confuterò le sue due affermazioni citando articoli dell’anno scorso di Massimo Fini, giornalista di rara indipendenza di pensiero, che da subito si è schierato con forza contro l’intervento militare in Afganistan. Smontiamo per prima la seconda affermazione, che la guerra è essenziale perché l’eroina proviene da lì. Massimo Fini, (’Il Giorno”, 08-03-07): ”Si è fatto anche un gran e piagnucoloso parlare di oppio di cui oggi l’Afganistan è il massimo produttore mondiale (93%), ma nessuno ha avuto l’onestà di ricordare che nel 2000 il mullah Omar aveva bloccato la coltivazione del papavero portando a zero (zero!) la produzione di oppio. Poi sono arrivati i «liberatori»”. Il 17 marzo 2007 un lettore gli chiede le prove a sostegno di questa affermazione. Fini risponde così: ”Le opinioni sono i libere, i fatti no. Per controllare questa notizia il lettore non ha che da guardarsi il grafico pubblicato dal Corriere il 17/6/2006. Nel 1990 gli ettari coltivati a papavero in Afganistan erano 41.300 con una linea ascendente, che con qualche leggera remissione nel periodo talebano, arrivano ai 131 mila del 2004. C’è un solo anno di crollo, il 2001, in cui gli ettari si riducono a 7.606. Come mai? Perché dopo il raccolto del 2000 il mullah Omar ordinò ai contadini di convertire le loro coltivazioni di papavero (e gli effetti del provvedimento, naturalmente, si videro l’anno successivo). Oppure può leggersi il libro ”Talebani” del giornalista pakistano Ahmed Rashid che riferisce di questo provvedimento che fu così drastico (i campi dei contadini che non rispettavano l’ordine venivano bruciati) che il prezzo dell’oppio salì alle stelle”. Quindi la guerra non può essere considerata essenziale per contrastare il traffico di droga: proprio la guerra è stata essenziale per rivitalizzarlo. Consideriamo ora la prima, che la guerra è essenziale perché sono proprio i talebani ad alimentare il terrorismo islamico. Massimo Fini (articolo non pubblicato, 19-03-07): ”Panebianco afferma che un ritiro delle truppe occidentali, e quindi un successo dei Talebani, significherebbe darla vinta al terrorismo. Si può pensare quello che si vuole dei Talebani [...], ma in nessun modo si può scambiare il loro movimento con un movimento terrorista. Ebbero il merito di sconfiggere i ”signori della guerra’ che, dopo la sconfitta sovietica, spadroneggiavano in Afghanistan, ammazzando, taglieggiando, rapinando, rubando, stuprando, e di riportare la legge e l’ordine, sia pure una dura legge e un duro ordine, nel Paese. Ed ebbero l’appoggio della stragrande maggioranza della popolazione. [...] Non c’era un solo afgano nei commandos che attaccarono le Torri Gemelle, e non è stato trovato un solo afgano nelle cellule, vere o presunte, da Al Quaeda. Gli afgani, talebani o no, sono dei guerrieri, crudeli e feroci anche, ma alla loro cultura è estraneo il terrorismo, tanto più quello kamikaze. Nei dieci anni di guerra contro l’Unione Sovietica, pur in una lotta impari, non si è registrato un solo atto di terrorismo, né dentro l’Afghanistan né fuori. E se dal 2006 hanno cominciato anche loro ad utilizzare questi mezzi arabi, ”iracheni’, è per l’esasperazione e la frustrazione di trovarsi davanti combattenti che non combattono, ma macchine, come gli aerei Predator e Dardo muniti di micidiali missili ma senza equipaggio perché pilota, copilota e bombardiere se ne stanno comodamente seduti davanti ad una consolle a Nellis nel Nevada. Peraltro questi atti, se si raffronta la situazione afgana con quella irachena, sono ancora sporadici perché il mullah Omar è contrario ad attacchi ”che colpiscono innocenti” (sono parole sue) e ha già degradato una volta Dudullah per esservi ricorso, così come rinunciò a colpire i seggi durante le elezoni-farsa del 1° settembre 2005 perché, come fece dire ad un suo portavoce, ”il rischio di colpire civili è troppo alto”. Poi le esigenze della guerra contro forze occupanti così superiormente armate hanno preso il sopravvento (il settore dove i Talebani hanno riscosso il maggior successo è proprio quello comandato da Dudullah). La colpa dei Talebani è di essersi trovati in casa, al momento dell’attacco alle Torri Gemelle, Bin Laden, che peraltro era stato messo lì e foraggiato dagli americani in funzione antisovietica. Ma questo ricchissimo ed ambiguissimo califfo saudita era un problema anche per loro. Tanto è vero che quando Bill Clinton propose ai Talebani di ucciderlo si dimostrarono disponibili. Il braccio destro di Omar, Wakij Ahmed, incontrò segretamente due volte, il 28 novembre e il 18 dicembre del 1998, Bill Clinton e gli propose di fornirgli le coordinate esatte del luogo dove si trovava Bin Laden. Ma la responsabilità, spiegò Wikij, dovevano assumersela gli americani, lasciando fuori il governo di Kabul, perché Osama aveva costruito ospedali, scuole, strade, ponti, godeva quindi di grande prestigio fra la popolazione che non avrebbe accettato la sua uccisione per mano talebana. Ma all’ultimo momento Clinton, che pur aveva preso l’iniziativa, rinunciò. [...] Non è più una guerra talebana, è una guerra di popolo, dove i Talebani si mischiano a coloro che talebani non sono mai stati. Questo è quello che abbiamo ottenuto dopo sei anni di un’occupazione non meno vergognosa di quella sovietica: far diventare talebano anche chi talebano non lo è mai stato ed anzi i Talebani li detestava. Davvero una bella performance.” Quindi la guerra non può essere considerata essenziale per contrastare il terrorismo: proprio la guerra è stata essenziale per diffonderlo. La mia homepage: http://www.nerovivo.it/blog.html utente anonimo #1 08:53, 22 ottobre, 2008 22/10/2008 - Rottamare le automobili? [..] Le Borse sono di nuovo andate giù, ma il punto non è ormai più questo, almeno per ora: la recessione è sicurissima, l’ha confermata Draghi andando a riferire al Senato e l’ha ribadita il Fondo Monetario Internazionale, diffo [..] Blogger: gda La mia homepage: http://cavour.splinder.com Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. Blocca questo utente gda Scrivi un commento Nome: gda Blog: Il tuo commento: Puoi usare i seguenti tag HTML nei commenti: <a target="_blank"><b><i><br> URL di trackback per questo post: http://www.splinder.com/trackback/18799298 chiudi questa finestra