Andrea Sorrentino, la Repubblica 23/10/2008, 23 ottobre 2008
Il più bello, il più ricco e il più celebre calciatore del mondo aveva scelto da un pezzo: «Perché non mi fate giocare nel Milan, anche solo per qualche mese? I would like so much», aveva confidato a un dirigente rossonero la scorsa estate
Il più bello, il più ricco e il più celebre calciatore del mondo aveva scelto da un pezzo: «Perché non mi fate giocare nel Milan, anche solo per qualche mese? I would like so much», aveva confidato a un dirigente rossonero la scorsa estate. Volere è potere, se ti chiami David Beckham, se sei il secondo sportivo più danaroso del pianeta dopo Tiger Woods, e soprattutto se porti in dote i migliori sponsor che ci siano. Infatti ieri Adriano Galliani, alla partenza del Milan per Heerenveen (stasera in Coppa Uefa torna dopo due anni e mezzo il tridente Kakà-Shevchenko-Inzaghi), ha annunciato: «Beckham ha scelto il Milan. Verrà in prestito da gennaio per qualche mese, poi ripartirà. La nostra squadra è già competitiva ma lui è un giocatore diverso, intrigante». Poi, per cercare di smorzare subito i prevedibili commentacci sui nuovi Globetrotters, Galliani aggiunge: «E non dite che facciamo la raccolta di figurine. Ci si lamenta perché gli stadi sono vuoti ma noi siamo gli unici in controtendenza: per Milan-Samp c´erano 65000 persone. E se riempiamo gli stadi allora i discorsi sulle figurine non tornano, perché le figurine non trascinano la gente allo stadio. Beckham porterà un tifoso in più, piuttosto che uno in meno. Poi in 23 anni di Milan ho imparato che se hai giocatori scarsi è più facile perdere, mentre se hai i campioni è più difficile». Beckham era stato a un passo dal Milan già nel gennaio 2007, poi aveva scelto i Los Angeles Galaxy: contratto monstre da 250 milioni di dollari per cinque anni. Il Milan aveva ripiegato su Ronaldo ma i contatti con Beckham erano proseguiti, attraverso il direttore organizzativo Umberto Gandini. Il via libera all´accordo, che prevede un prestito gratuito, è arrivato martedì. Il campionato Usa, la Mls, sta per terminare e riprenderà ad aprile. Beckham ha scelto il Milan per la sua immagine "glamour", visto che raccoglie già altri talenti di fama mondiale, e perché in inverno ha bisogno di allenarsi e giocare: non vuole perdere il treno della nazionale inglese, gli manca una presenza per raggiungere la leggenda Bobby Moore (108) e aspira ai Mondiali del 2010. Gli avvocati sono al lavoro per limare i dettagli, forse nell´accordo coi Galaxy verrà inclusa qualche amichevole americana del Milan, ma il più è fatto. Beckham ha detto ai dirigenti rossoneri: «I soldi non sono un problema». Il suo manager incontrerà Galliani ai primi di novembre e, se tutto andrà a posto, Beckham parteciperà al ritiro invernale a Dubai, dal 29 dicembre. Poi verrà ingaggiato con un contratto a termine. Forse di quattro mesi, o forse di più. E gli esperti di marketing vaticinano un effetto-Beckham stimabile sui 13 milioni di euro di beneficio per le casse del Milan. Ancelotti commenta serafico: «Avere uno come Beckham non può che farmi piacere». Anche il tecnico, intanto, pensa al suo futuro. C´è chi lo spinge verso la panchina della Roma, ma Ancelotti culla l´idea di allenare una nazionale africana già ai Mondiali del 2010 - finora ci sono stati contatti con la Costa d´Avorio e il Camerun - anche se il suo contratto col Milan scadrebbe proprio a giugno 2010. Ma dopo tanti anni insieme, qualche mese di "sconto" potrebbe averlo.