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 2008  ottobre 21 Martedì calendario

Lo yacht reale Britannia, ormai fuori servizio e ormeggiato nel porto di Edimburgo, lo possono visitare tutti, ma mai nessuno era salito a curiosare sul treno della regina

Lo yacht reale Britannia, ormai fuori servizio e ormeggiato nel porto di Edimburgo, lo possono visitare tutti, ma mai nessuno era salito a curiosare sul treno della regina. Il raro privilegio è stato concesso a Brian Hoey, fidato esperto di cose di corte, che ne ha ricavato un libro, pieno di curiosità e aneddoti divertenti. Elisabetta adora il Royal Train, perché è uno dei pochissimi luoghi al mondo dove può levarsi le scarpe, mettere i piedi sul divano e rilassarsi. Le tende dei finestrini sono sempre tirate, cosa che impedisce di guardare il paesaggio, ma garantisce anche la privacy più totale. La sua carrozza, vecchia di trent’anni, è lunga 22 metri e ha la superficie di un monolocale. Le sospensioni sono state modificate e un impianto pneumatico garantisce assoluto comfort. Il letto della regina è largo solo 90 centimetri e, com’era sul Britannia, ha lenzuola di cotone e coperte di lana. Elisabetta e il marito Filippo odiano infatti i piumoni sotto i quali dormono, anche d’estate, quasi tutti i loro sudditi. Il bagno è piccolo, con una vasca minimale che è comunque un privilegio della regina; Filippo ha solo una doccia. Per evitare che esca acqua dalla vasca a causa dei sobbalzi del treno, il conducente ha l’ordine di essere particolarmente vigile prima delle 7,30, ora in cui termina il bagno reale. Al mattino il rituale è sempre lo stesso. Tè Earl Grey senza zucchero per la regina e caffè per Filippo, serviti da vent’anni dallo stesso cameriere, Ken Moule. Elisabetta vuole uova strapazzate con bacon, che lascia in parte sul piatto. Ogni mattina vengono portati sul treno i giornali, i cui titoli più interessanti sono sottolineati con il pennarello da un segretario. L’unico importante quotidiano che nessuno può aprire prima della regina è il «Racing Post», la bibbia delle corse di cavalli. Quando il «Post» non arriva, l’umore di Elisabetta può essere terribile per tutto il giorno. Si consola rivedendo su di un videoregistratore i gran premi nei quali sono stati impegnati i suoi purosangue. Prima di cena viene sempre servito un aperitivo. Per la regina un terzo di gin, due terzi di Dubonnet e molto ghiaccio. Per Filippo una birra. La lunghezza del treno varia secondo il tipo di viaggio e il numero di esponenti della famiglia reale che si trovano a bordo. Quando i Windsor sono al completo, le carrozze sono nove. Due erano state realizzate per Carlo e Diana. L’erede al trono ama moltissimo viaggiare in treno, cosa che Camilla detesta, confermando di trovare insopportabile quasi tutto quello che invece piace al marito. Camilla utilizza la carrozza di Diana, che ha ridipinto di rosa anche nel bagno e dotato di tende scurissime: di notte non sopporta che la più piccola luce la disturbi. C’è stato un clandestino, nella storia del Royal Train. Una vecchia signora inglese salì inosservata a bordo in una stazione, credendo che quello fosse il treno che aspettava. La trovarono seduta nella sala da pranzo, stupita dalla qualità raggiunta dalle ferrovie britanniche. Prima di farla scendere alla stazione successiva, le venne offerto il rinfresco di benvenuto che accoglie tutti gli ospiti di Elisabetta. Fu Vittoria la prima regina ad andare in treno. Nel 1869 fece costruire due carrozze pagandole 1800 sterline, una somma astronomica per l’epoca. Non le serviva una cucina, perché diceva che mangiare in movimento fa male. Ma aveva un grande e sontuoso gabinetto di legno e ceramica, ora esposto nel museo di Ballater, vicino a Balmoral. Stava decisamente più a proprio agio di Filippo, il cui bagno è così piccolo che si è fatto montare uno specchio ad altezza del volto, per potersi fare comodamente la barba mentre sta seduto.