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 2008  ottobre 22 Mercoledì calendario

STRANGIO Giovanni

STRANGIO Giovanni Locri (Reggio Calabria) 2 settembre 1966 (residente a Duisburg, Germania). Presunto ”ndranghetista, ritenuto appartenente alla cosca Pelle-Vottari, in lotta contro gli Strangio- Nirta (porta lo stesso cognome degli avversari, ma si tratta di famiglie diverse) (vedi VOTTARI Francesco, STRANGIO Giovanni nato nel 1979) • Detenuto dal 30 agosto 2007 quando fu arrestato a San Luca dalla polizia nel corso dell’operazione ’Fehida” (totale dei fermi 43, tutti a carico di persone ritenute appartenenti a famiglie coinvolte nella faida di San Luca) • Era lui a gestire, insieme al fratello Sebastiano, il ristorante ”da Bruno”, a Duisburg, quello della strage di ferragosto: la notte tra il 14 e il 15 agosto 2007 due sicari aspettarono che lui e altre sei persone, tra cui il fratello, uscissero dal locale, per scaricare contro di loro settanta colpi di pistola automatica calibro 9 (ammazzando tutti tranne lui). Dopo la strage si persero le sue tracce • Il giorno dopo un meccanico di 32 anni raccontò: «Ho visto due uomini davanti al locale, avevano abiti scuri e uno di essi stava sbirciando dentro la pizzeria attraverso la vetrina. Era passata da poco l’1.30 di notte. Mi aveva sorpreso la forte illuminazione e la musica a tutto volume del ristorante, che di solito a quell’ora è chiuso». Secondo le dichiarazioni di Giovanni Strangio festeggiavano il diciottesimo compleanno di una delle vittime (Francesco Venturini), secondo gli inquirenti celebravano invece l’affiliazione del ragazzo alla ”ndrangheta (rito c.d. della ”copiata”). Apposta per l’iniziazione avevano allestito una sala, senza finestre, con tutto il necessario (tavolo in legno di sei metri con dodici sedie, santini con l’immagine della Madonna di Polsi e un libro di preghiere, la pagina del Padre Nostro segnata con la foto di Giovanni Strangio). La statua di san Michele Arcangelo evidentemente stonava con l’arredamento elegante del ristorante (uno dei più cari della città), infatti stava davanti all’ingresso dello scantinato. Un santino del santo mezzo bruciato fu trovato anche in tasca al Venturini • Copiata: «Al picciotto appena battezzato viene assegnato o indicato un gruppo di uomini d’onore di grado elevato (copiata) e superiore a quello di cui si viene investiti, che, poi, saranno punti di riferimento (Corone in testa) di tutto il percorso delinquenziale. Nei confronti di questi padrini bisogna nutrire la massima stima, disponibilità e deferenza. La copiata per ”picciotto” semplice e camorrista è composta da cinque membri effettivi e senza supplenti, mentre per i gradi successivi è di tre» (Antonio Bruno, collaboratore di giustizia) • Nello scantinato invece erano nascosti un fucile d’assalto Remington, una valigia con quattro caricatori Colt, munizioni 357 Magnum e trecento cartucce. [csd] I carabinieri nel 2001 avevano scoperto che i calabresi riciclavano il denaro sporco aprendo ristoranti in Germania (operazione ”Luca’s”), e avevano segnalato alle autorità tedesche, tra gli altri, proprio il ristorante gestito dai fratelli Strangio. «L’ordinamento legislativo tedesco ha impedito il prosieguo di indagini efficaci e preventive. Ora nutro la speranza che quanto è accaduto a Ferragosto possa inaugurare una nuova stagione, magari più consapevole che la minaccia mafiosa la patisce non solo il Paese che l’esporta, ma l’incuba anche chi la importa, magari qualche volta cedendo alla tentazione di chiudere gli occhi perché, si sa, pecunia non olet» (Marco Minniti intervistato da Giuseppe D’Avanzo, la Repubblica 18 agosto 2007) • Il gip di Reggio Calabria, Natina Pratticò, su richiesta della Dda di Reggio Calabria, dispose il sequestro del locale e trasmise il tutto per l’esecuzione alla Corte di Duisburg, che invece ritenne di rigettarlo (aprile 2008), perché era intestato anche a persone non indagate nell’inchiesta • «Trattoria- Pizzeria ”Da Bruno”, Mülheimer Strasse, 47051 Duisburg» (il biglietto pubblicitario trovato nel bunker sotterraneo della palazzina Vottari, in contrada Ricciolìo a San Luca, scovato dai carabinieri l’11 marzo 2007). [Paola Bellone]