Agr 21/10/2008, 21 ottobre 2008
Scalare una montagna fino a raggiungere la vetta può danneggiare il cervello. Lo dimostra uno studio dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, che ha studiato le condizioni di 9 scalatori uomini prima e dopo una serie di scalate d’alta quota ravvicinate tra loro: i tessuti cerebrali avevano subito dei cambiamenti, anche se i soggetti non hanno manifestato problemi neurologici evidenti
Scalare una montagna fino a raggiungere la vetta può danneggiare il cervello. Lo dimostra uno studio dell’IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, che ha studiato le condizioni di 9 scalatori uomini prima e dopo una serie di scalate d’alta quota ravvicinate tra loro: i tessuti cerebrali avevano subito dei cambiamenti, anche se i soggetti non hanno manifestato problemi neurologici evidenti. La causa principale di questa alterazione sarebbe, secondo i ricercatori, la mancanza di ossigeno. L’esperimento, condotto sull’Everest, è stato pubblicato sull’European Journal of Neurology.