Varie, 21 ottobre 2008
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Zaninetta Giovanni
• Angera (Varese) 7 settembre 1950. «[...] anestesista, presidente della Società italiana per le cure palliative [...] ”Nella Ue, siamo al penultimo posto, per consumo di oppiacei. Questo vuol dire che solo tre, al massimo quattro, malati su dieci nel nostro paese riescono ad avere il sostegno delle cure palliative [...] Noi, in realtà, non guariamo. Ma permettiamo al paziente di sentirsi meglio, magari di riprendere a mangiare e avere la dignità della persona malata anche quando le terapie non possono più”. [...] è stato il primo in Italia, nel 1987 a Brescia, ad aprire un hospice, quel reparto dove vengono somministrate solo cure palliative. [...] ”Ora contiamo 150 hospice ma sono ancora pochi. Il malato ha diritto di essere assistito anche quando la medicina ha raggiunto il suo limite. Va assistito il paziente ma va assistita anche la famiglia del paziente in quelle settimane [...] Le situazioni sono le più varie e noi dobbiamo rispettarle tutte. C’è chi invoca il silenzio, chi ha voglia di raccontare tutto, chi propone ancora i progetti. Noi [...] non possiamo permetterci di illudere ma possiamo solo assecondare ancora la speranza [...] Utilizziamo terapie scientificamente testate e validate. Nostro obiettivo e far vivere al meglio chi, davanti, ha un breve periodo” [...]» (Carla Massi, ”Il Messaggero” 21/10/2008).