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 2008  ottobre 21 Martedì calendario

DELITTI DA FARE

8/11/2008 (9:4) - IL DRAMMA
Madre e figlia filippine uccise
nel milanese, fermato un parente

Francisco Caneo portato via dai Carabinieri


Il delitto dopo una banale lite
MILANO
Una donna filippina di 62 anni e sua figlia di 37 sono state trovate morte questa notte nell’appartamento dove vivevano, in via Roma a Magenta, provincia di Milano. Durante la notte è stato interrogato a lungo un nipote delle vittime, anche lui filippino. Non è escluso che l’uomo possa aver agito per uno scatto d’ira seguito a una lite. A scoprire i cadaveri è stato il marito della 62enne, che ha avvertito il medici del 118.

Le due vittime sono Amalia Francisco e Erachel Ashada, rispettivamente di 62 e 33 anni. Sarebbe stato proprio il cugino 51enne di Erachel, fermato dai carabinieri, a chiamare il padre della donna dicendogli: «Torna in fretta che c’è una bella sorpresa per te». Le vittime lavoravano in un’impresa di pulizie, la figlia stava cercando di portare in Italia tre bimbi piccoli lasciati nelle Filippine. Le indagini sono coordinate dal pm Roberta Brera. L’uomo che ha ucciso nel milanese la zia e la cugina di primo grado si chiama Francisco Caneo, 46 anni, e avrebbe colpito più volte le parenti dopo una banale lite, con un coltello che non è ancora stato trovato. quanto emerge dalle prime indagini dei Carabinieri, che hanno fermato stamani il filippino, regolarizzato da circa un anno, con un lavoro in una ditta di pulizie, attività svolta anche dalle vittime. Caneo, che è in stato semiconfusionale ma che ha cercato in qualche modo di far perdere le sue tracce, verrà presto trasferito nel carcere milanese di San Vittore.

L’uomo, che durante la notte ha mantenuto continui contatti anche via messaggi Sms con la famiglia che vive a Milano, non ha opposto resistenza all’arresto, ma al momento del fermo non ha spiegato chiaramente quale sia stato il motivo scatenante del delitto, che dagli investigatori, escludendo un movente passionale, viene definito «d’impeto». Il corpo della zia uccisa presenta circa una decina di coltellate, quello della cugina un numero maggiore.