varie, 20 ottobre 2008
Tags : Giuseppe Granata
Granata Giuseppe
• Calvizzano (Napoli) 26 marzo 1966. Avvocato. Il 12 aprile 2008 è stato eletto sindaco di Calvizzano. L’11 luglio 2008 due killer dei Casalesi gli hanno ammazzato il padre Raffaele, colpevole di non essersi piegato all’ennesima richiesta di pagare il pizzo. «[...] ”Hanno ucciso un uomo giusto che ha lavorato tutta la vita e ha cresciuto quattro figli insegnando l’orgoglio di fare le cose per bene [...] Dovessero passare cent’anni, questi porci la pagheranno cara”. [...] due suoi fratelli sono sotto scorta ed egli stesso è sottoposto a vigilanza. I camorristi che avevano minacciato il padre sono stati arrestati. I killer ancora no. Granata adesso in tribunale ci va poco e dedica l’80 per cento del suo tempo a fare il sindaco. Una prima sfida, quella della spazzatura, sembra già vinta. ”Qui ora tutti i giorni ci sono cittadini che telefonano in Comune per segnalare chi sgarra sulla monnezza” racconta quasi incredulo. Ma a chiamarlo sono anche gli amministratori dei paesi vicini per sapere come si fa a portare la Svizzera a 12 chilometri da Napoli. ”Abbiamo cominciato a distribuire porta a porta i sacchetti per il riciclo e poi abbiamo messo un cassonetto per l’indifferenziato ogni 12 famiglie: in un mese abbiamo fatto scendere da 180 a 100 quintali per notte la spazzatura mandata in discarica”, spiega Granata. Significa che a Calvizzano la differenziata è al 44 per cento, ovvero il quadruplo della media registrata dall’Istat in tutto il Sud. [...] la spesa per mandare la spazzatura in discarica è scesa da cinquanta a trentamila euro il mese. Non solo, il riciclo costa nulla perché i calvizzanesi hanno imparato a separare da soli carta, plastica, vetro e metalli, per poi darli direttamente alle imprese che ne hanno bisogno. Il tutto senza passare dalle piattaforme dove altri comuni mandano a dividere a caro prezzo quel poco che riciclano. [...] A Calvizzano, Granata ha preso oltre il 20 per cento in più dell’intero schieramento di centrosinistra. Ma nessuno ha pensato di coinvolgere nella vita del partito un avvocato che non difende gente importante. Granata comunque non fa polemiche [...] Granata, comunque, giura che non sarà mai un sindaco-sceriffo. ”Oggi sulla sicurezza i sindaci fanno tanta demagogia. Noi dobbiamo stare vicini alla gente, facendo semplicemente il nostro dovere”. Così ha cominciato dalle strade e sta provando ad abbinare legalità e sviluppo partendo dalle piccole cose, senza atteggiarsi a ”sindaco-antimafia”. Anche perché sul fronte Camorra, per la sua famiglia, purtroppo parlano i fatti» (Francesco Bonazzi, ”La Stampa” 20/10/2008).