varie, 20 ottobre 2008
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Aboutaleb Ahmed
• Beni Sidel (Marocco) 29 agosto 1961. Politico. «[…] figlio dell’Imam di Beni Sidel, cittadina affacciata sul Mar Mediterraneo. A quattordici anni si è trasferito in Olanda dove ha studiato e preso un diploma tecnico. Quindi è diventato giornalista, portavoce e poi politico [...] è stato nominato sottosegretario nel governo di coalizione guidato da Jan Peter Balkenende. E dal primo gennaio 2009 [...] sindaco di Rotterdam, la seconda città del Paese, il porto più grande d’Europa [...] primo musulmano alla guida di un comune olandese, per di più nella metropoli che ha dato i natali al super-populista Pym Fortuyn e dove le politiche urlate vanno forte. La parabola di Aboutaleb è destinata a far discutere. In Olanda i giornali hanno sparato la notizia della sua nomina in prima pagina. Per la sinistra è un passo decisivo verso l’integrazione. Per la destra uno scandalo. Se non altro perché non ha mai rinunciato al passaporto marocchino. Ma lui, serafico, risponde: in Marocco il passaporto non può essere restituito, per cui me lo tengo insieme alla doppia cittadinanza. Alle critiche più grossolane, come il fatto di avere sempre vissuto ad Amsterdam, invece non ha risposto. [...] primo sindaco d’Olanda nato all’estero [...] nei Paesi Bassi il primo cittadino non viene eletto, ma nominato dalle autorità cittadine. E per tradizione le grandi città vengono spartite tra i principali partiti [...]» (Alberto D’Argenio, ”la Repubblica” 18/10/2008).