Paolo Valentino, corriere.it 17/10/2008., 17 ottobre 2008
Hair Part Theory, cioè la teoria della scriminatura dei capelli: il fatto che una persona divida i capelli a sinistra o a destra «ha un impatto fortissimo sulle relazioni interpersonali, influenzando la percezione di se stesso, lo sviluppo della personalità» e in ultima analisi i comportamenti verso gli altri
Hair Part Theory, cioè la teoria della scriminatura dei capelli: il fatto che una persona divida i capelli a sinistra o a destra «ha un impatto fortissimo sulle relazioni interpersonali, influenzando la percezione di se stesso, lo sviluppo della personalità» e in ultima analisi i comportamenti verso gli altri. Chi ha la riga a sinistra, come la maggioranza degli uomini, tende a mettere in rilievo le funzioni dello stesso emisfero cerebrale, memoria, logica, linguaggio. Chi se la fa a destra, mette invece in mostra qualità più artistiche e irregolari, percezione visiva e musicale, nella nostra cultura in genere attribuite alla femminilità. La teoria è stata messa a punto una decina di anni fa da John e Catherine Walter, fratello e sorella, rispettivamente fisico nucleare e sociologa. Secondo loro, i peggiori sono gli uomini che hanno la riga a destra ma lottano per essere apprezzati in un ruolo tradizionalmente maschile. Dunque non va bene John McCain, che per l’appunto ha la scriminatura a destra (come appena il 10% degli americani), perché avrebbe un comportamento estremista, ossessivo e rigido (che però ha anche buona memoria visiva e musicalità). Cinque precedenti presidenti con la riga a destra sono giudicati negativamente: James Buchanan, Warren G. Harding, John Tyler, Andrew Johnson e Chester Arthur. Ci sarebbero anche Ronald Reagan, Abraham Lincoln (che però appena eletto ebbe l’accortezza di cambiare la scriminatura da destra a sinistra) e Jimmy Carter. Per gli elaboratori della Hair Part Theory, i grandi presidenti si pettinavano tutti con la riga a sinistra: Theodore Wilson, i due Roosevelt, Harry Truman, Dwight Eisenhower, John F. Kennedy. Chi è senza scriminatura (come Bill Clinton e Barack Obama) dovrebbe mostrare una personalità ben bilanciata.