Bianca Sabatini, 19/10/2008, www.lastampa.it http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200810articoli/37433girata.asp, 19 ottobre 2008
Anche i ricchi sognano il super 6. I novantadue milioni di euro del superjackpot fanno gola a tutti
Anche i ricchi sognano il super 6. I novantadue milioni di euro del superjackpot fanno gola a tutti. Non solo a chi sogna di dare un calcio al lavoro frustrante o a chi vuole cambiare vita per sempre e togliersi sfizi da nababbi. Quella manna della fortuna piace anche a chi di euri non ne avrebbe davvero bisogno. Secondo la rivista «Metropolitan Post», hanno fatto incetta di schedine due insospettabili fanciulle che nuotano letteralmente nell’oro e che, oltretutto, vivono pure all’estero. L’indomabile Paris Hilton e Daria Zhukova, fidanzata di Roman Abramovich, patron del Chelsea. Paris Hilton non è nuova a questo tipo di investimenti sulla fortuna nel gioco più amato dagli italiani. La scorsa estate aveva comprato 300 schede precompilate del Superenalotto per cercare di sbancare l’altissimo montepremi giunto, allora, a 46 milioni di euro. Durante la sua ultima presenza in Italia per il lancio della sua linea d’abbigliamento Paris Hilton Clothing Line, ne aveva acquistati altri 100. Ora, ci riprova per la terza volta: la sua assistente ha dato ordine agli amici italiani della miliardaria americana di acquistare altre 1.000 schede precompilate a Milano e a Roma. Anche la bellissima Daria ha fatto incetta di tagliandi del superenalotto per procura. Si è affidata a una collaboratrice che si occupa della distribuzione in Italia della sua linea Kova & T per acquistare oltre 500 schede. Cosa curiosa è che la fidanzata di Abramovich, per una strana forma di superstizione, ha voluto che fossero acquistate nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti di tutta la Penisola, perché di recente una grossa vincita alla lotteria russa è avvenuta proprio grazie all’acquisto di un biglietto alla stazione ferroviaria di San Pietroburgo. E’ vero che Paris Hilton è stata diseredata da nonno Barron. Il fondatore dell’impero alberghiero, stufo dei troppi eccessi mondani della nipotina, ha deciso di lasciarle solo il 3% dei suoi beni. Ma con quelle briciole non farà certo la fame. E con le altre sue attività, da modella e stilista, di soldi ne intasca parecchi. Perché, quindi, una come lei sogna la supervincita al superenalotto come il cittadino medio qualunque? Non è un capriccetto, come girare un filmino hard per farselo piratare dal web. E’ la consueta «auri sacra fames», motore del mondo da qualche migliaio di anni. Interpellata da alcuni cronisti sul perché sentisse la necessità di acquistare schedine, Paris ha risposto candida: «Essere ricchi non è un peccato e neanche tentare di diventarlo sempre di più». E le famose opere di bene, classico corollario della fortuna?: «Se dovessi vincere destinerò il 10% ad azioni di beneficenza».