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 2008  ottobre 16 Giovedì calendario

Alfonso Signorini "Si chiama Putin il mio sogno erotico" Diamo i numeri: ogni settimana, Tv sorrisi e canzoni vende un milione di copie; Chi, 500 mila

Alfonso Signorini "Si chiama Putin il mio sogno erotico" Diamo i numeri: ogni settimana, Tv sorrisi e canzoni vende un milione di copie; Chi, 500 mila. In comune, le due corazzate non hanno solo l’editore (Berlusconi via Mondadori) ma anche il direttore, Alfonso Signorini. Benché nella cattedrale di Segrate le due redazioni siano sullo stesso piano, il direttore duale deve correre lo stesso fra Canale 5 (conduce Verissimo con Silvia Toffanin), Radio Montecarlo (Alfonso Signorini Show) e la Mondadori dei libri (incombe l’uscita della sua biogfrafia romanzata di Coco Chanel). Come fai? «Dormo poco. Mi bastano quattro ore per notte». Gad Lerner ha scritto che sei un uomo di potere e orienti l’opinione pubblica verso l’uomo più di potere di tutti, cioè Berlusconi. «Così titilla il mio ego. Ma non è vero. Primo, perché a me del potere non frega niente. Secondo, perché i quotidiani fanno molto più opinione dei settimanali. Anche se...». Se? «Chi è forte perché è trasversale: lo leggono sia la cassiera che il ministro. In questo è unico. Per esempio, Vanity Fair, che è un bellissimo giornale, non è così per tutti. Anche se ultimamente fanno delle copertine così nazionalpopolari...». Passiamo alla tivù. Fiorello ha ragione a dire che fa schifo? «Ha torto a dire che fa schifo tutto. C’è il bello e il brutto. Ma io non sono obbiettivo». Perché? «Perché la tivù la adoro. Per questo il programma che ultimamente mi è piaciuto di più è Tutti pazzi per la tele. Come me». Il programma che ti piacerebbe vedere e che non c’è? «Uno che racconti i vecchi come sono, invece di travestirli da giovani». A proposito: Vaime dice che quando vede la Carrà e poi esce si aspetta di incontrare i tedeschi con i carri armati. «Ma la Carrà non si discute, si ama. Io sono cresciuto a pane e Carrà. Andavo all’università, tornavo nel mio appartamento, scolavo la pasta e lei era lì, a Pronto, Raffaella?, insieme a Punto e Virgola». Chi? «Il cane e il gatto. Divini tutti e tre». Fra Grasso e Sposini chi ha ragione? «Grasso. Del resto, lui ha ragione anche quando ha torto, per esempio quando mi diede del maleducato». I programmi del pomeriggio, e tu ne fai uno, sono la quintessenza del trash. «Sparare sulla tivù del pomeriggio è come sparare sulla Croce rossa. Quindi critico solo chi la fa con la puzza sotto il naso, con degnazione». Tipo? «Sposini. Come dice Grasso». Meglio Porta a porta o Matrix? «Per la politica, Porta a porta. La messa come la canta Vespa non la canta nessuno». E per il resto? «Mentana. Più moderno». Il tiggì migliore? «Studio aperto». Un voto alla Toffanin conduttrice. «Aveva iniziato da 6. Poi si è liberata della sindrome da fidanzata del padrone e adesso si merita un 8 e mezzo». Perché i due programmi più nazionalpopolari, Miss Italia e Sanremo, sono meno popolari? «Perché, a forza di allungarlo, il brodo è diventato insipido. Miss Italia deve durare due, al massimo tre sere. Idem Sanremo. Però quest’anno Bonolis rimetterà l’eliminazione dei big, quindi sono cautamente ottimista». E invece non si potrebbe eliminare il Festival, come propone la Carrà? «Sarebbe come eliminare lei. Non si può, sono l’Italia». Capitolo omosessualità. Sei l’unico direttore dichiaratamente gay. «Dichiaratamente, sì. Nei fatti, non so. In ogni caso, sono la dimostrazione che Berlusconi è un liberale. Dopo l’outing, mi disse solo: direttore, i nostri binari non si incroceranno mai». Sei un’icona gay, come la Carrà? «Magari! Avrei molti più fidanzati». Invece? «Invece da otto anni vivo con lo stesso. Considerato che vivo raccontando gli amori degli altri, vuol dire che predico male e razzolo benissimo». Ti dichiari cattolico. «Lo sono. Nella Chiesa ho sempre trovato una grande accoglienza ma anche un profondo moralismo. Mi dice: tu pentiti e io ti perdono. Io chiedo: ma perché mi devo pentire? E non mi danno una risposta». Chi è l’uomo più sexy d’Italia? «D’Italia, non so. Del mondo, sicuramente Vladimir Putin. Quando l’ho visto a torso nudo, con la tigre siberiana uccisa ai piedi, ho avuto un colpo: me-ra-vi-glio-so! Ho perfino chiesto a Berlusconi di presentarmelo». E lui? «Si è messo a ridere». Cos’è una notizia e cosa un gossip? «Non c’è più differenza. Da quando è diventata pubblica la vita privata dei politici è caduto l’ultimo tabù. Ormai resta solo la Chiesa». Ma se hai sbattuto in copertina il segretario del Papa, padre Georg, paparazzato mentre giocava a tennis! « stato sfortunato. Un giorno arriva al circolo, non trova il solito maestro e chiede a un altro socio di giocare. Sfortuna per lui, è un collega del Tg5 che si precipita a telefonarmi». Carfagna vs Guzzanti: chi ha ragione? «Se la Guzzanti è in grado di provare le sue accuse, buon per lei. Altrimenti, male per il suo conto in banca. La Carfagna può essere tutto, ma scema no di certo». La conosci? «Faceva la valletta di Mengacci e frequentava la villa di Lele Mora in Sardegna. Ma si era appena laureata, era diplomata in Conservatorio e usava i congiuntivi. Un giorno le chiesi: tu che ci fai qui? Lei: ho altri progetti. Infatti...». Ma con tutte queste girls, Berlusconi risulta simpatico o patetico? «Macché patetico, è la consolazione - e l’invidia - di milioni di pensionati». Hai mai pubblicato una notizia che sapevi essere falsa? «Mai». E una foto rubata che non era affatto rubata? «Spesso». Ne hai mai censurata una? «Me l’hanno censurata. Lavoravo ancora a Chi con la Giacobini, quando paparazzammo un celebre direttore d’orchestra della Scala con l’amante. Seppi che a una cena si mise a minacciare... E le foto, misteriosamente, sparirono». *** Chi è STATO CIVILE HA 44 ANNI E UN COMPAGNO STUDI LAUREA IN LETTERE ALLA CATTOLICA E DIPLOMA DI PIANOFORTE IN CONSERVATORIO CARRIERA INVIATO DI «CHI» E «PANORAMA» OGGI DIRETTORE DI «CHI» E «SORRISI» IN TIV «CHIAMBRETTI C’», «VERISSIMO»