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 2008  ottobre 15 Mercoledì calendario

GIONTA

GIONTA Valentino Torre Annunziata (Napoli) 14 gennaio 1953. Camorrista, boss del clan omonimo di Torre Annunziata (confederato, in rapporto di subordinazione, al clan Nuvoletta di Marano, referente in Campania della mafia siciliana). Detenuto dall’8 giugno 1985, attualmente nel carcere di Novara, in 41 bis dal dicembre 2007 (dopo due anni di regime ordinario, è stato ripristinato l’isolamento diurno in seguito alla ripresa della faida in Torre Annunziata) • Ex picciotto del contrabbandiere di sigarette Michele Zaza, affiliato a Cosa Nostra, costituisce il suo clan dopo la sconfitta della Nuova Camorra Organizzata (cosiddetto ’clan dei Valentini”). Attività principali: controllo del pesce, estorsioni, traffico di droga (acquistata a Milano o in Sicilia per 50 milioni di lire al chilo, veniva rivenduta a 75 milioni) • Viene arrestato l’8 giugno 1985 in una tenuta di Marano, roccaforte dei Nuvoletta. Due giorni dopo Giancarlo Siani, corrispondente a Torre Annunziata per Il Mattino, in un articolo solleva il dubbio che l’arresto sia avvenuto a causa di un tradimento dei Nuvoletta medesimi. Il 23 settembre successivo (quattro giorni dopo avere compiuto il suo ventiseiesimo compleanno), il giornalista viene ammazzato, sotto casa, nel quartiere residenziale del Vomero. Per l’omicidio è stato condannato in via definitiva Angelo Nuvoletta, mentre Gionta (accusato di concorso morale, per avere rafforzato il proposito criminoso dei Nuvoletta), è stato assolto in via definitiva il 23 giugno 2004 • Condannato per: associazione camorristica (tre volte), traffico di cocaina; corruzione (almeno due appalti di edilizia scolastica e rete fognante del Quadrilatero delle carceri, rione di Torre Annunziata, dove abitava lo stesso Gionta, nell’estate del 1990, valore di 33 miliardi il primo e 11 miliardi 800 milioni il secondo); concorso in estorsione ai danni dei grossisti del mercato ittico di Torre Annunziata, costretti a versare somme variabili tra i 2 e i 15 milioni (in Torre Annunziata negli anni 1985-86); ergastolo, per concorso nell’omicidio di Francesco Generoso (Boscotrecase,10 giugno 1984); ergastolo, per concorso nell’omicidio di Edoardo Di Ronza, già appartenente al suo stesso clan, poi collaboratore di giustizia (Torre Annunziata, 3 novembre 1989). Ritenuto anche responsabile per un episodio di scambio di voti, prosciolto poi perché il reato si era prescritto • La moglie, Gemma Donnarumma, sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno in Torre Annunziata, deve chiedere il permesso al Tribunale per andare a trovare o il marito detenuto a Novara o il figlio detenuto a Nuoro (salvo l’obbligo di immediato ritorno). [Paola Bellone]