Aldo Grasso, Corriere della Sera15/10/2008, pagina 12, 15 ottobre 2008
Corriere della Sera, mercoledì 15 ottobre Il primo impatto visivo è stato così scoraggiante, così «bulgaro», che al confronto gli studi della Tv delle libertà di Michela Vittoria Brambilla sembravano quelli della Cnn
Corriere della Sera, mercoledì 15 ottobre Il primo impatto visivo è stato così scoraggiante, così «bulgaro», che al confronto gli studi della Tv delle libertà di Michela Vittoria Brambilla sembravano quelli della Cnn. Il colore verde dominante (è il colore più difficile da padroneggiare con le telecamere), l’aria triste delle conduttrici, l’onnipresente Mario Tozzi che insegna a risparmiare sulla luce il giorno in cui ci sarebbe un gran bisogno di illuminare la scena: la cicala Brambilla, purtroppo, ha da tempo chiuso bottega, speriamo che la neonata YouDem.tv (Canale 813 di Sky e web tv) non faccia la stessa fine e viva il più a lungo possibile. Naturalmente, nel suo primo giorno di vita, YouDem.tv ha anche proposto molte cose interessanti: il «buongiorno» di Barack Obama, il videomessaggio di Fassino e quello, a denti stretti, di D’Alema, l’incontro in studio tra Veltroni e Riotta, il saluto di Camilleri, una fantastica clip di Albano & Romina sottotitolata in russo. stato lo stesso Veltroni a scusarsi con gli utenti per le «approssimazioni del caso»: ogni avvio è difficile, l’importante è non trovarsi sempre al punto di partenza. Proprio parlando con Riotta, Veltroni ha spiegato il suo sogno televisivo che proviamo qui a riassumere in tre punti. 1) I giornali sono in crisi, la carta costa e in pochi leggono: proviamo con le nuove tecnologie a ribaltare il trend. Una volta, la domenica, i militanti del Pci vendevano l’Unità porta a porta. Rovesciando i metodi e tenendo conto delle potenzialità del digitale, ogni iscritto al Pd può diventare un corrispondente secondo la logica dello «user generated contentent » (il contenuto prodotto non professionalmente dagli stessi fruitori). Lo ha fatto Al Gore con «Current tv», ci prova ora Veltroni. 2) Il segretario del Pd crede molto nell’idea di una «tv orizzontale e non verticale», di una «tv che si fa insieme» secondo i canoni del web. Non a caso Veltroni ha un suo profilo su Facebook, il più popolare dei social network. Anche se Facebook, nato come comunità virtuale fra studenti inglesi e americani, è governato da ritualità e gratuità giovanili e da un certo stile confraternita. Superati i cinquanta, su Facebook si fa la figura di chi vuol rimanere al passo coi tempi a tutti costi (tipo borsello o capelli tinti). 3) Se Slow Food presidia materialmente il territorio, YouDem lo vuol presidiare virtualmente. Un tempo c’era il Pioniere dell’Unità (il giornalino dei ragazzi comuni-sti), adesso il Pd si augura tanti giovani pionieri di YouDem. Cambiano i tempi, cambiano le sfide dell’informazione. Aldo Grasso