Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  ottobre 15 Mercoledì calendario

MILANO

Roma invia a Bruxelles i documenti sulla procedura di vendita Alitalia mentre la cordata guidata da Roberto Colaninno rivede i propri impegni finanziari in vista della presentazione dell´offerta definitiva. La prossima assemblea della Cai dovrebbe infatti deliberare un aumento di capitale fino a 1 miliardo, nel cui conto entrerebbero però anche i fondi di qualche nuovo socio (di sicuro Francesco Micheli e Nerio Alessandri con 30-50 milioni a testa ma in vista ci sono anche 5 altri partner industriali) e i 150-200 milioni in arrivo dal partner internazionale. Smentite invece le voci di un disimpegno della famiglia Marcegaglia mentre il fondo Clessidra, che sta esaminando anche altri investimenti, non avrebbe ancora garantito il suo ok all´operazione. Il ridimensionamento dell´impegno sarebbe legato anche alla congiuntura dei mercati finanziari. L´Immsi di Roberto Colaninno, ad esempio, dovrebbe ridurre a 100 milioni il suo investimento che verrebbe finanziato con la cessione di asset non strategici, come i Cantieri Rodriquez e le partecipazioni bancarie come Unicredit. L´ex numero uno di Telecom tra l´altro avrebbe accelerato i contatti per l´alleanza internazionale e una soluzione potrebbe arrivare anche in tempi brevi, con Air France e Lufthansa ancora testa a testa.
La strada verso il lancio dell´offerta formale al Commissario Augusto Fantozzi è però un po´ in salita. Gli scogli – oltre al fondamentale via libera di Bruxelles – sono due. Il primo è la valutazione degli asset della Magliana da parte di Banca Leonardo che sta prendendo un po´ più tempo del previsto anche alla luce della situazione delle Borse. Il secondo è l´ok dell´Enac alla licenza aeronautica per la Cai. Nelle ultime ore la cordata avrebbe deciso di chiedere una licenza nuova, senza ereditare quella di Alitalia, per evitare gli strali della Ue. Cai comprerà quindi un aereo, si doterà di una struttura manageriale adeguata e poi, dopo aver incassato l´ok dell´ente dell´aviazione civile, comprerà l´Alitalia. Se tutto andrà liscio, Colaninno potrebbe sciogliere le sue riserve già a fine ottobre, facendo decollare la nuova Alitalia all´inizio di novembre, come chiede anche Fantozzi alle prese con il pressing dei creditori.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, intanto, il governo, come richiesto dal ministro dell´Economia Giulio Tremonti, è intervenuto per rivedere la norma salva-manager inserita nel disegno di legge delega per la revisione delle procedure per le aziende in amministrazione straordinaria. La nuova versione inserita nel provvedimento prevede infatti un salvacondotto per proteggere i Commissari straordinari ma anche gli imprenditori coinvolti nel piano di risanamento delle aziende in crisi in modo da garantirgli maggiori tutele rispetto a quanto previsto dalle disposizioni penali attualmente in vigore. Lo scudo non è però valido per il passato e riguarda unicamente le procedure di amministrazione straordinaria. Inoltre, i paletti cadono nel caso in cui si arrivi comunque al fallimento e non coprono l´ipotesi in cui i presupposti dell´ammissione alla procedura risultassero falsi. Un modo per evitare che il salva Alitalia finisse per trasformarsi in un colpo di spugna per tutti i manager (come Calisto Tanzi e Sergio Cragnotti) e i banchieri (come Giampiero Fiorani e Cesare Geronzi) sotto processo per i casi Parmalat e Cirio.
Ettore Livini