Giorgio Dell’Arti Massimo Parrini, Catalogo dei Viventi 2009, Marsilio 2008, 15 ottobre 2008
FACCHINERI Luigi
FACCHINERI Luigi Cittanova (Reggio Calabria) 19 giugno 1966. ”Ndranghetista, a capo della cosca omonima, un tempo in lotta con il clan locale degli Albanese-Raso-Gullace • Già condannato per associazione mafiosa, omicidio ed estorsione. Inserito dal ministero dell’Interno nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi, sfuggì a tredici ordinanze di custodia cautelare, finché, il 31 agosto 2002, dopo 14 anni di latitanza, fu arrestato a Cannes, in un appartamento di lusso con vista sulla Croisette, a cento metri dal Salone del Cinema dove si nascondeva da tre anni (vano il tentativo di calarsi dal balcone). Mobili d’epoca, quadri d’autore alle pareti, i poliziotti gli trovarono in casa due fucili calibro dodici, una carabina calibro 45 e tre pistole, una con silenziatore, e munizioni in abbondanza • Cominciò la carriera poco più che ventenne, quando, armato di fucile, bussava alle case degli imprenditori di Cittanova e chiedeva tangenti da 50 milioni di lire (per convincerli lasciava davanti all’uscio la testa mozzata di un cane) • Era in carcere quando gli notificarono un’altra ordinanza di custodia per narcotraffico (fatti commessi nel biennio 2000-2002, a Perugia e dintorni). La famiglia si era trasferita in Umbria in una fase della faida con il clan Albanese-Raso-Gullace in cui stava avendo la peggio. La faida era iniziata (per questioni di pascoli, si disse) il 23 marzo 1964, vittima Domenico Gerace, vicino ai Facchineri. Episodio terribile, il lunedì di Pasquetta del 1975, quando, per giustiziare un Facchineri di nome Giuseppe, uno squadrone di sicari gli entrò in casa e ammazzò pure la moglie, - Carmela Guerrisi, poco più che ventenne, e i due figli, Michele di 12 anni e Domenico di 9 che fu trovato con le mani giunte, che stava pregando di non ammazzarlo. Nella faida, finita nel 91, persero la vita una sessantina di persone, compreso un ignaro Ciccio Vinci, di anni 18, freddato il 10 dicembre 1976 mentre accompagnava la zia in macchina a prendere il marito ai campi dopo una giornata di lavoro (i sicari, secondo gli inquirenti mandati dai Facchineri, lo avevano scambiato per un altro) • A Cittanova i commercianti, spolpati dalle estorsioni soprattutto dei Facchineri, fondarono la prima associazione antiracket d’Italia (Acipac). L’ultima condanna inflitta grazie alle loro denunce, nel giugno 2007: 10 anni e 6 mesi per estorsione e associazione mafiosa a carico di Facchineri Luigi (Tribunale di Palmi). Nel 2006 il presidente dell’associazione, Rocco Raso, disse che a Cittanova il racket non esisteva più (Claudio Careri, Danilo Chirico, Alessio Magro).