Corriere della Sera 12/10/2008, pagina 45, 12 ottobre 2008
MILANO
L’Italia diventa la capitale mondiale di Mtv. Per la prima volta nella storia di Mtv International – che raccoglie tutte le Mtv del mondo esclusi gli Stati Uniti – sarà un italiano a decidere le strategie editoriali e creative del brand: tocca ad Antonio Campo Dall’Orto, classe 1964, scelto per ricoprire la nuova carica di Executive Vice President. Il suo compito sarà quello della ridefinizione sia editoriale sia creativa del network musicale a livello mondiale. In pratica «indirizzare e governare contenuti e modelli di business dal Cile alla Nuova Zelanda, realtà diversissime. Una bella sfida».
Ma perché hanno scelto proprio lei? «Posso fare solo supposizioni, ma credo di essermelo guadagnato. Dal 1999 gestisco Mtv South Europe (Italia, Francia, Spagna, Portogallo e ora Grecia). In Francia c’è un mix di culture molto difficili da conquistare proprio per la loro diversità, e siamo arrivati a essere la tv musicale numero uno, aumentando i ricavi del 20% e gli ascolti del 50% in un periodo in cui la tv è sotto pressione».
Resistenze da parte di chi vede «costretto » a ricevere ordini da un italiano? «In Inghilterra e Giappone qualche resistenza la avverti. Ma non si tratta di pregiudizi, se vedono che "funzioni" la ritrosia sparisce».
Le nuove strategie, Dall’Orto le ha in mente: da un lato suggerire proposte musicali, dall’altro creare contenuti non musicali.
La novità è che Mtv inizierà a produrre anche telefilm: «Oltre agli show locali che per l’Italia possono essere i programmi di Ambra o di Vicky Cabello, vogliamo avere alcuni prodotti di forza sovranazionale in aggiunta». Il modello deve essere anglosassone, quello di maggiore appeal e esportabile ovunque: «In Giappone puoi vedere 24 e
Ugly Betty sul monitor dei taxi. Penso a serie come The Hills (prodotta da Mtv e ambientata nel fashion business americano,
ndr), che in Corea è stato il programma più visto. Vogliamo essere anche generatori di contenuti». Ci vorrà un anno, poi i telefilm made in Mtv arriveranno.
E la musica? «L’obbiettivo è dare più visibilità agli eventi che facciamo». Mtv Grecia ha iniziato le trasmissioni con il concerto dei Rem e Kaiser Chief ad Atene, in diretta su tutte le Mtv Europee. Il 22 novembre in Nigeria ci sarà la prima edizione degli Mtv African Awards che si potranno vedere in tutto il mondo: «Siamo riconosciuti come brand sulla musica. E gli stessi africani ci hanno chiesto di avere un vero show stile Mtv: fascino, artisti di nome, serata glamour, due ore di programma, i premi. Nel momento in cui la tendenza è quella di avere gusti iperpersonalizzati, dove ognuno ha la sua playlist e nel momento in cui le case discografiche fanno fatica a creare icone globali, vogliamo aiutare gli artisti a essere conosciuti al di fuori del proprio contesto grazie al nostro network».
Linea «glocal», globale e locale allo stesso tempo: «La localizzazione è già avvenuta in maniera profonda, internet – che è un grande strumento – ha creato una frammentazione che ha vinto sulla creatività. Tu puoi fare musica in un garage e essere visto sul web, ma lo scopo è uscire da quel garage. L’obbiettivo deve essere quello di diventare internazionali ». E dove non ci arriva la rete di internet, ci può arrivare la rete delle Mtv sparse nel mondo. «Noi dobbiamo fare buzz, movimento su un artista. Dobbiamo essere il soggetto suggeritore numero uno di proposte. Come accadde per i Coldplay fatti suonare in Italia a nostre spese e portati al pubblico prima che venissero conosciuti».