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 2008  ottobre 15 Mercoledì calendario

GRUBER LILLI


Appassionata di canottaggio. Sposata con Jacques Charmelot, giornalista della France Press, ex campione di canottaggio e socio del circolo Aniene di Roma. Lui vive a Parigi. Lei a Roma.
«Ci siamo conosciuti a Baghdad nel 1991, eravamo entrambi inviati, ma non liberi sentimentalmente. Ci siamo rincorsi e aspettati per un po’. Stiamo insieme dal 1995, ma sempre in giro per il mondo. Nel 2001 ci siamo sposati. Ma a parte due anni a Roma non abbiamo mai convissuto stabilmente. Non so cosa sia il matrimonio classico… […] Ma a volte non nascondo di sentirmi un po’ sola»

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«Da ragazza ho sempre pensato che non mi sarei sposata e non avrei avuto bambini. Non è mai stata una priorità. Poi, da sposata, diciamo che non mi sono impegnata per averli a tutti i costi. […] C’è stato solo un momento in cui ho pensato all’orologio biologico… Ma non ho avuto la determinazione. Anche se adoro i bambini e soprattutto i miei nipoti».

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«Senza figli è più facile mantenere un legame a distanza, ma bisogna incontrarsi quando si è più maturi e stabili. Non ci si possono permettere gelosie e crisi di solitudine… Detto questo nulla è scritto.»

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«Io non so cucinare, nonostante la mia mamma austroungarica sia una cuoca fantastica. Jacques, in compenso, fa un ottimo brasato»

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«Spendo troppo per i vestiti»

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Europarlamentare del Pd per quattro anni (eletta con più di un milione di voti), ha lasciato Bruxelles per prendere il posto di Giuliano Ferrara a Otto e mezzo su La7. «La tv è un tritacarne dalla quale ogni tanto bisogna disintossicarsi».

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Autrice di Streghe – La riscossa delle donne d’Italia (ed. Rizzoli) «Non sono mai stata femminista, ma ora sono davvero indignata per la scarsa considerazione delle competenze femminili. […] Sono una pentita del no alle quote rosa. Abbiamo sbagliato. Laddove sono state applicate i numeri a nostro favore sono cambiati. E non siamo capaci di pretendere ciò che ci spetta di diritto».
«Santoro mi ha detto recentemente che ho ”il servizio pubblico nel Dna”»

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E’ vero che voleva farsi suora?
«Andavo a scuola dalle suore e rimasi affascinata dal velo… ma solo fino a 8 anni. In compenso sono rimasta in contatto con suor Rosita, la mia insegnante, che da lontano mi controlla e al telefono mi suggerisce in dialetto: ”Lilli, da pulito”, cioè: resta sempre una persona perbene»

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«Berlusconi è un genio della comunicazione».

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da un’intervista di Giulia Cerasoli