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 2008  ottobre 09 Giovedì calendario

Carfagna: Sabina mentalmente fragile Il padre non mi saluta Per pari opportunità prima ha sistemato la figlia: «Sono in grave difficoltà perché la signora Sabina Guzzanti mi fa compassione

Carfagna: Sabina mentalmente fragile Il padre non mi saluta Per pari opportunità prima ha sistemato la figlia: «Sono in grave difficoltà perché la signora Sabina Guzzanti mi fa compassione. Poveraccia, non mi sembra una persona solida, mi pare mentalmente fragile». Poi il relativo genitore nonché collega di partito, onorevole Paolo Guzzanti: «Mi ha tolto il saluto e non capisco perché. Come fossi colpevole delle accuse mosse da sua figlia, mi è dispiaciuto. Ma qui parliamo di insulti molto pesanti, non di libertà d’ opinione perché nessuno è libero di rovinare la vita di un altro. Fosse mio padre, mi dispiacerebbe vederlo comportarsi così». A tre mesi esatti da quell’ 8 luglio di gogna pecoreccia a piazza Navona, Mara Carfagna ieri sera a Matrix per la prima volta ha risposto per filo e per segno alle offese ricevute durante il No Cav Day. E chi l’ ha sempre vista come il ministro-Bambi forse si sarà ricreduto. Si sa che per quelle ingiurie satiriche ha querelato la Guzzanti. Ora la Carfagna sarebbe pure disposta ad un gesto magnanimo: «Non cerco la rissa o gli strascichi giudiziari. Ritirerei la citazione se mi scrivesse due righe di scusa ma non credo che lo farà. Ci ha costruito un pezzo della sua carriera su quegli insulti». L’ ha nominata, però. L’ altra volta la definì «la figlia dell’ onorevole Guzzanti» ed è per questo che lui ora è così poco cordiale. «Quel giorno si è detta una grande falsità nei miei confronti. Ai miei genitori non ho dovuto spiegare nulla, mi sono stati vicini in silenzio ma hanno sofferto». Sulle sue leggendarie intercettazioni telefoniche hot è stata definitiva: «Non sono mai uscite semplicemente perché non esistono. Non ho mai avuto alcuna conversazione o comportamento per cui provare imbarazzo». Contro di lei, ha spiegato, c’ era un disegno preciso: «Sono stata vittima di una campagna denigratoria e diffamatoria basata sul pettegolezzo». Orchestrata «per mettermi in ridicolo solo perché sono una donna arrivata al successo». Come quando Berlusconi si lasciò scappare che era una da sposare e la moglie Veronica gli scrisse un’ indignata lettera aperta. «Berlusconi ama fare battute galanti e spesso atteggiamenti che sembrano sopra le righe sono frutto della sua ingenuità. Non credo che quella lettera sia dovuta alla battuta, ritengo che dietro ci siano motivi più complessi e personali». Berlusconi non si discute: « il leader del mio partito e capo del governo a cui appartengo, ha avuto il coraggio di investire su di me e di questo ne sarò riconoscente». Con lui Mara è sintonia anche quando liquida così Veltroni: «Era partito bene, poi ha dimostrato di avere poca personalità». Prima ha taciuto «perché ero l’ anello debole ma non ho mai pensato di rinunciare all’ incarico. Forse c’ era chi sperava di prendere il mio posto. Ma ho le spalle larghe, sono molto più forte di quello che appare».