varie, 13 ottobre 2008
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Cantini Lelio
• Montespertoli (Firenze) 28 gennaio 1923. Ex prete. Autore tra il ”73 e l’87 di numerosi abusi sessuali su bambine e ragazze che frequentavano una parrocchia di Firenze, nell’ottobre 2008 Benedetto XVI l’ha ridotto allo stato laicale confinandolo in una residenza con la minaccia di scomunica in alternativa a questa sorta di arresti. «[...] una vicenda portata alla luce da Repubblica [...] dopo che nel 2004 le vittime avevano denunciato gli abusi alla Chiesa fiorentina ottenendone una giustizia da loro giudicata insufficiente. [...] Le vittime avevano contestato la prima condanna pronunciata dall’arcivescovo di Firenze Ennio Antonelli il 12 gennaio 2007, si erano rivolte al giornale e avevano provocato un supplemento di inchiesta canonica. ”La Congregazione per la Dottrina della Fede - si legge [...] nel comunicato firmato [...] da monsignor Antonelli - ha constatato che per lunghi anni don Lelio Cantini ha commesso il delitto di abuso plurimo e aggravato nei confronti di minori, il delitto di sollecitazione a rapporti sessuali compiuto nei confronti di più persone in occasione della Confessione, l’abuso nell’esercizio della potestà ecclesiastica nella formazione delle coscienze” e ha avanzato le proprie richieste al Pontefice. ”Il Papa in data 19 settembre 2008 ha decretato in via definitiva nei confronti di don Lelio Cantini la pena espiatoria perpetua della dimissione dallo stato clericale con la dispensa dagli obblighi sacerdotali e ha imposto con severo precetto penale l’obbligo di dimora vigilata in spirito di preghiera e penitenza in una residenza stabilita dall’Ordinario di Firenze, sotto pena di scomunica riservata alla Sede Apostolica in caso di disobbedienza. Il provvedimento è stato intimato al condannato in data 11 ottobre 2008» (Maurizio Bologni, ”la Repubblica” 13/10/2008).