varie, 12 ottobre 2008
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Griffin Kenneth
• Daytona Beach (Stati Uniti) 15 ottobre 1968. Finanziere. «Su Kenneth Griffin, il ragazzo prodigio degli hedge funds, che nell’ultimo decennio aveva assicurato ai suoi clienti un profitto medio annuo del 20 per cento, un record, accumulando oltre 6 miliardi di dollari di liquidità, si era detto e scritto di tutto: che era il J.P. Morgan del 2000, il massimo finanziere della storia americana; che la sua società – la Citadel di Chicago – sarebbe divenuta la numero uno di Wall street eclissando anche la Goldman Sachs; e che avrebbe spodestato il mago degli investimenti Warren Buffett da star del capitalismo americano. Un giudizio basato sulla capitalizzazione meteorica del suo fondo da 4 milioni a 14 miliardi di dollari in 18 anni, e sulla sua fortuna personale: quasi 4 miliardi, dal novantesimo al centesimo posto nella classifica dei Cresi di Forbes. Un giudizio che la crisi finanziaria più grave da quella del 1929 minaccia però di capovolgere. [...] Come nessuno più di Bill Gates il padre della Microsoft impersona i trionfi dell’industria, nessuno più di Kenneth Griffin impersona i trionfi della finanza americana. Nato a Daytona Beach, Florida, in una famiglia hi tech – il padre era ingegnere spaziale alla General Electric, la madre una esperta di computer – Griffin si dimostrò un ”genio precoce”, stando alla rivista Fortune. Mentre era ancora al liceo, lavorò come ”debugger” alla Ibm, difensore del software contro i pirati, e all’università di Harvard installò il satellitare nella sua stanza per giocare in Borsa. Su invito di Frank Meyer – un pioniere degli hedge funds – alla laurea si trasferì a Chicago, e nel ”90 a soli 22 anni formò la Citadel, una società così spietata che Dan Loeb, un suo rivale, la definì ”un gulag”. Con i megastipendi annui [...], la vita di superlusso, la competitività negli affari, la beneficenza, Griffin è il prototipo del magnate americano. Il matrimonio nel 2003 a Versailles con Anne Dias, una francese che parla sei lingue: è allieva della Goldman Sachs e del mago delle monete George Soros, e gestisce un proprio, modesto hedge fund. Le nozze furono faraoniche, con 200 invitati, le Cirque du Soleil, la cantante Donna Summer e via di seguito. La coppia da sogno vive in un attico con superattico da 6 miliardi di dollari, ha comprato vari dipinti – tra cui uno di Cezanne per 60 milioni di dollari e uno di Jasper Johns per 80 milioni ”, e ha regalato 19 milioni di dollari al Museo di Chicago per l’ala creata da Renzo Piano. Ma quanto è rilassato nella vita privata, tanto il re Mida degli hedge funds è duro sul lavoro. Sul modello di Jack Welch, l’ex presidente della General Electric, sembra che licenzi ogni anno il 10 per cento dei suoi mille dipendenti perché è meno efficiente. E dalla fondazione della Citadel si sarebbe liberato di 15 dei sui migliori manager, alcuni dei quali al suo fianco sin dall’inizio. Uno stile di conduzione che la moglie starebbe ammorbidendo, ma che nella crisi potrebbe gravemente danneggiarlo» (Ennio Caretto, ”Corriere della Sera” 12/10/2008).