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 2008  ottobre 15 Mercoledì calendario

Ilary Blasi ha raccontato a "Vanity Fair” che Francesco Totti, prima d’incontrarla, «era un uomo del secolo scorso»: «Era un timido, un ipersensibile diffidente, un gelosone

Ilary Blasi ha raccontato a "Vanity Fair” che Francesco Totti, prima d’incontrarla, «era un uomo del secolo scorso»: «Era un timido, un ipersensibile diffidente, un gelosone. Mi fa ancora storie su come mi vesto, se ho una scollatura troppo abbondante. Da un paio d’anni è cambiato, ma mica l’ho trovato così. Ci ho lavorato sopra». Sempre sul marito: «Un giorno lo dipingono come un mito, il giorno dopo è un delinquente donnaiolo e poi torna a essere il benefattore dei bisognosi. Ma a rimetterci sono sempre io. Sono la più grande cornuta d’Italia, tradita un giorno sì e l’altro pure. Non è forse questo che scrivono i giornali? E alla fine, che sia vero o no, la gente lo pensa ugualmente. Ho imparato a non farci più caso. Mi secca solo che nessuno pensi che anche Santa Ilary potrebbe avere un amante a Milano...». A proposito del flirt con Flavia Vento, mai confermato da Totti, dice che «quello è stato l’apice»: «Una violenza incredibile. Ero incinta: potevo perdere il bambino per lo shock. La sua parola contro quella di Francesco. Ma se non ci sono prove, il sospetto da che parte pende? stato terribile, un incubo. Sono stata malissimo, mi sono rosa come una matta. La vita ti porta tante sorprese, a una cosa del genere però non ero preparata. Fortunatamente io e Francesco abbiamo gli stessi valori, la stessa filosofia di vita, gli stessi obiettivi e il nostro amore. Non ho mai dubitato di lui, gli ho sempre creduto». Della Vento che cosa pensa? «Non ce l’ho con lei. La colpa non è sua: le hanno promesso mari e monti e ci ha creduto. Ce l’ho con chi ha architettato quella storia a tavolino ed è riuscito a venderla. assurdo, ma so che può ricapitare, fra due anni o fra due mesi. Mi sono salvata grazie all’orgoglio». La Blasi e Totti, comunque, hanno la separazione dei beni e conti separati: «Oggi ci amiamo, abbiamo obiettivi comuni, i figli da crescere. Tra vent’anni, chi lo sa? Può succedere di tutto. Per questo ho messo da parte un gruzzoletto, ho tenuto l’appartamento di Milano, e, appena ho potuto, ho sistemato i miei in un posto nuovo».