Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Roehampton (Gran Bretagna) 2 novembre 1987. Giocatore di rugby. «[...] è il prototipo del rugbysta del terzo millennio. Gioca da padreterno e passa da una modella/attrice all’altra [...] tirato su dalla mamma tassista, [...] a 16 anni poteva scegliere se guadagnare sterline col cricket, il calcio (con i Queens Park Rangers), o il rugby [...] si è ripreso dal devastante infortunio [...] quando la sua caviglia destra rimase attaccata alla gamba solo grazie al calzettone. Insomma, Danny Boy oltreché molto bravo è very cool, ed è normale che possa avere incomprensioni con gli esponenti della precedente generazione, i rugbysti tagliati con l’accetta, che magari hanno servito nell’esercito prima di passare al rugby pro. Gente come Josh Lewsey, 31 anni, vincitore della Coppa del Mondo 2003, che sta alla vita patinata e spesso spericolata di Cipriani come Berlusconi ai comunisti. Entrambi giocano nei Wasps di Londra e nella nazionale, sono compagni di squadra, e in una squadra di rugby le regole valgono per tutti, giovani superstar comprese. Questa almeno è la convinzione di Lewsey che [...] durante un allenamento, ha rimproverato Cipriani perché non placcava abbastanza e, non contento, lo ha steso con un gancio destro al volto. [...] dovette rimandare l’esordio da titolare in nazionale per essersi fatto beccare la sera prima della partita in un night [...]» (Domenico Calcagno, ”Corriere della Sera” 10/10/2008).