Corriere della sera 9/10/08, 9 ottobre 2008
Chi assume cocaina ha la corteccia cerebrale di volume ridotto in particolare nelle aree frontali, importanti per pianificare, prendere decisioni, prestare attenzione e riflettere
Chi assume cocaina ha la corteccia cerebrale di volume ridotto in particolare nelle aree frontali, importanti per pianificare, prendere decisioni, prestare attenzione e riflettere. Lo hanno scoperto ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston diretti da Hans Breiter, il cui studio è pubblicato dalla rivista Neuron. Gli esperti hanno misurato con la risonanza magnetica il volume della corteccia cerebrale di 20 cocainomani e 20 individui che non avevano mai fatto uso della droga: nei primi hanno trovato un volume sempre ridotto per la corteccia frontale, fatto non riconducibile a semplici differenze individuali perché il volume della corteccia è piuttosto simile tra individui della stessa età e sesso. Inolte, sottoposti a vari test cognitivi per mettere alla prova la loro capacità decisionale e il loro livello di attenzione, prerogative della corteccia frontale, i cocainomani hanno manifestato alcune defaillance rispetto ai sani. Molte di queste differenze nelle dimensioni della corteccia sono proporzionali alla durata della tossicodipendenza e quindi è plausibile siano effetto dell’assunzione di cocaina. Altre però, spiega Breiter, sono indipendenti e potrebbero suggerire l’esistenza di fattori anatomici che predispongano alla dipendenza.