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 2008  ottobre 09 Giovedì calendario

Corriere della Sera, giovedì 9 ottobre LONDRA – Il ministro David Miliband parla spesso di «diplomazia creativa» e sostiene che per rappresentare nel mondo la Gran Bretagna moderna il Foreign Office deve essere come il Paese reale, altrettanto aperto e innovativo

Corriere della Sera, giovedì 9 ottobre LONDRA – Il ministro David Miliband parla spesso di «diplomazia creativa» e sostiene che per rappresentare nel mondo la Gran Bretagna moderna il Foreign Office deve essere come il Paese reale, altrettanto aperto e innovativo. Le loro eccellenze Tom Carter e Carolyn Davidson rappresentano questo progressismo e hanno optato per il job-share che consente alle coppie sposate di alternarsi nel lavoro per seguire i figli piccoli. Carter e Davidson hanno entrambi il grado di ambasciatore e sono il nuovo High Commissioner britannico nello Zambia. I due «sono il» perché si dividono il ruolo, alternandosi ogni quattro mesi alla guida della delegazione. I due ambasciatori sono arrivati a Lusaka ad agosto, in un momento delicato per il Paese africano del Commonwealth (gli ambasciatori nell’organizzazione postimperiale si definiscono High Commissioner): il presidente zambiano è morto e tra poco si svolgeranno le elezioni. La coppia ha deciso che il primo turno di inviato britannico spetta alla signora. Così Mr Ambassador Tom Carter sta a casa, in residenza come si dice, e di fatto svolge il ruolo che di solito spetta alle consorti degli ambasciatori: organizza i cocktail, parla amabilmente con i dignitari in visita, decide i posti a tavola, controlla il personale domestico con garbo e fermezza. E naturalmente si occupa dei due bambini: Matthew di 8 anni e Mark di 10. A dicembre i ruoli si invertiranno e lui rimetterà la feluca per il suo quadrimestre. Le cose sul fronte diplomatico- domestico a quanto pare vanno più che bene: «Ci consultiamo su tutto, parliamo la sera a casa e al mattino abbiamo sempre una soluzione condivisa » ha spiegato Tom Carter, 54 anni, alla Bbc. «Abbiamo presentato al governo dello Zambia le nostre credenziali insieme e ci hanno detto subito che considerano un onore il fatto che il Foreign Office abbia pensato di mandare due High Commissioner invece di uno solo. Il presidente ad interim ci ha detto testualmente: "Una bella idea, alla gente dello Zambia piacciono le innovazioni e magari in futuro seguiremo il vostro esempio"», ha riferito l’ambasciatrice Carolyn Davidson, 44 anni. Mr Carter confida che la condizione momentanea gli dà soddisfazione: «Mi occupo della casa, ho scelto la scuola per i ragazzi, ho anche preparato un ricevimento per un membro della Famiglia Reale di passaggio ». Sua eccellenza Carter sembra entusiasta. Ma la vita di consorte al seguito dell’ambasciatore non è sempre eccitante: la signora Brigid Keenan, moglie di un capo missione del passato, ha scritto il libro illuminante Valigia diplomatica. Un brano: «...tra i compiti essenziali c’è quello di fare conversazione in uno di quei terribili dinner party. Ricordo una volta in Siria: mi trovai a tavola con alcuni ospiti che non parlavano un inglese molto brillante.... Ci fu un minuto di silenzio mortale e per riempire il vuoto cominciai a discutere di mercati nei diversi Paesi che avevamo visitato. Ero alle patate quando mi accorsi che un indiano si era addormentato ». Più movimentata l’esperienza di Evelyn, moglie dell’ambasciatore Sir Geoffrey Jackson: quando il marito fu rapito dalla guerriglia in Uruguay, nel 1971, non cedette alla richiesta di riscatto lasciandolo per otto mesi in prigionia, fino a che i Tupamaros lo liberarono. Guido Santevecchi