Matteo Sacchi, il Giornale 5/10/2008, pagina II, 5 ottobre 2008
Il primo che riuscì a costruire una lampadina funzionante, cioè che non bruciasse nel giro di pochi minuti, non fu Thomas Alva Edison ma l’italiano Alessandro Cruto
Il primo che riuscì a costruire una lampadina funzionante, cioè che non bruciasse nel giro di pochi minuti, non fu Thomas Alva Edison ma l’italiano Alessandro Cruto. Edison, infatti, supportato da ingenti finanziamenti, riuscì a mettere a punto un prototipo nel 1879 che produceva solo poca luce rossastra. Alessandro Cruto, nato nel 1847, capomastro di Piossasco alle porte di Torino, per i suoi concittadini era «il matto», perché lavorava di giorno e studiava di notte. Povero e con la quinta elementare, andava in giro con libroni di fisica e chimica: riuscì a realizzare un filamento di carbonio sintetico e ad accendere, il 5 marzo 1880, una vera lampadina. Nel 1882 presentò all’esposizione di Monaco la sua invenzione, da tutti ritenuta migliore di quella di Edison. Prima a Piossasco e poi ad Alpignano mise in piedi una fabbrica, poi i finanziatori (5000 lire di fondi contro i 300 mila dollari elargiti a Edison) cominciarono a litigare: per la fabrica di Cruto non ci fu più niente da fare e fu anche vano chiedere finanziamenti allo Stato.