VArie, 3 ottobre 2008
DELITTI DA FARE
Si indaga negli ambienti della criminalità organizzata per risalire agli autori dell’omicidio di Salvatore Scognamiglio, di 53 anni, ucciso ieri sera in un agguato ad Ercolano (Napoli). L’uomo è ritenuto dai carabinieri, che indagano sul fatto, vicino al clan Birra: si trovava in via Cegnacolo quando due persone a bordo di un ciclomotore gli hanno esploso contro diversi colpi di pistola ferendolo al torace. Scognamiglio, residente a Ercolano, che lavorava come muratore, è stato trasportato dal 118 all’ospedale di Torre del Greco, dov’é morto. Al termine di un sopralluogo compiuto sul posto i carabinieri hanno trovato un’ogiva calibro 7,65.
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E’ stato ucciso con 15 colpi di pistola, presumibilmente calibro 9, Bruno Umberto Cassotta, trovato morto questa notte alla periferia di Rionero in Vulture, nel Potentino. Sul fatto di sangue sta indagando la polizia con gli uomini della squadra mobile e del commissariato di Melfi. L’omicidio, secondo le prime ipotesi investigative, rientra nella guerra di mafia tra i Clan Cassotta e Delli Gatti per l’egemonia nei traffici illeciti nel Vulture-Melfese. Cassotta è stato colpito alla nuca, alle gambe ed alla schiena.
Il corpo è stato trovato riverso in un canale a diversi metri dalla sua auto, una Smart. La scena del delitto fa presupporre che Cassotta abbia capito di essere in pericolo di vita e abbia tentato di fuggire invano. E’ stato trovato dopo una segnalazione dei familiari che non lo avevano visto rientrare ed erano quindi partite le sue ricerche. Dato l’elevato numero di colpi, gli inquirenti ritengono che a sparare non sia stata solo un’arma e pertanto le indagini sono orientate ad individuare i membri del «commando».
Bruno Cassotta è il fratello di Massimo Aldo, attualmente detenuto per l’omicidio di Giancarlo Tetta avvenuto nello scorso aprile. L’anno scorso, invece, il 17 luglio, a Melfi venne trovato carbonizzato il corpo di un altro fratello, Marco Ugo, mentre un altro fratello ancora, Ofelio Antonio, era stato assassinato il 16 luglio 1991 e trovato semicarbonizzato in una discarica di rifiuti nella vicina Rapolla. Bruno Cassotta è dunque il terzo della famiglia a cadere sotto i colpi della faida. In passato era già sfuggito a un attentato.
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E’ ancora giallo sull’omicidio di Maria Milana, 58 anni, trovata cadavere ieri nella sua abitazione a Valderice, in provincia di Trapani. La donna, pensionata dell’Agenzia delle Entrate, e’ stata uccisa con due colpi d’arma da fuoco, che l’hanno raggiunta al collo e all’addome senza lasciarle scampo. Per tutta la notte gli investigatori hanno ascoltato amici e parenti, per cercare di ricostruire le ultime ore di vita della vittima e risalire all’assassino e al possibile movente dell’omicidio. Nessuna pista e’ al momento privilegiata, ma i carabinieri del Reparto operativo di Trapani, che indagano sulla vicenda, sembrano escludere l’ipotesi della rapina. Nell’abitazione, infatti, tutto era in ordine e non ci sono segni di effrazione. Inoltre appese all’interno del cancello della villa i militari hanno trovato le chiavi di casa. Circostanza questa che fa pensare che Milana abbia aperto la porta al suo carnefice, oppure che l’omicida fosse in possesso di una copia delle chiavi.
E’ stata trovata vestita in camera da letto. Sarebbe stata uccisa con colpi di arma da fuoco al collo e all’addome. A dare l’allarme, la figlia maggiore che non viveva con la madre.
Inserito da: dopamina
Un pregiudicato di 38 anni, Giuseppe Avenia, è stato ucciso stanotte in un agguato a Piazza Armerina, nell’Ennese. L’uomo aveva precedenti per droga. Avenia era uscito da casa a piedi intorno alle 3 ed è stato colpito nel quartiere Castellina, dove abita. La vittima ha tentato di fuggire ma è stato raggiunto da numerosi colpi di pistola.