galileonet.it 2/10/2008, 2 ottobre 2008
Nei laboratori di tutto il mondo vengono utilizzati 115 milioni di animali. Lo rivela il censimento mondiale condotto da due associazioni britanniche, la Dr
Nei laboratori di tutto il mondo vengono utilizzati 115 milioni di animali. Lo rivela il censimento mondiale condotto da due associazioni britanniche, la Dr. Hadwen Trust e la British Union for the abolition of vivisection (Buav), pubblicato su Alternatives to laboratory animals (Atla), che distingue anche per specie di appartenenza. Ovviamente il numero più grande è quello dei roditori, con oltre cento milioni di esemplari (83,58%) seguiti dai conigli, con più di un milione (1,72%). Poi ci sono i suini (0,30%), i cani (0,24%), i primati (0,15%) e infine i gatti (0,06%). La cifra, precisano gli autori, rappresenta però una stima per difetto, viste le molte omissioni nei sistemi di registrazione. Solo il 21% dei paesi in cui si pratica la vivisezione (37 su 179) raccoglie dati sugli esperimenti effettuati all’interno del proprio stato. I ricercatori sono quindi partiti dai dati ufficiali disponibili: 50 milioni di animali usati nella ricerca in 37 paesi. Per gli stati che non hanno fornito numeri, invece, gli studiosi hanno sviluppato un modello statistico basato sulle percentuali di ricerche su animali pubblicati e hanno così aggiunto alla cifra iniziale altri 8 milioni di esemplari. Al conto sono poi stati aggiunti anche quelli utilizzati in laboratorio ma non registrati nelle statistiche, per esempio gli animali gm selezionati per mantenere le colonie, gli animali soppressi perché in eccedenza rispetto alle richieste e quelli uccisi per il prelievo di campioni di tessuto: in tutto altri 57 milioni che fanno salire la cifra a 115.