Varie, 1 ottobre 2008
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Robertson Leslie
• E. Stati Uniti 12 febbraio 1928. Ingegnere. «[...] padre del World Trade Center: […] Per molto tempo Leslie E. Robertson è stato semplicemente l’ingegnere delle Torri. L’uomo che ha reso possibile un miraggio estetico, il realizzatore di una folle ambizione architettonica. Come per due figli scomparsi in una guerra assurda, Robertson fu il primo ad uscire allo scoperto per difendere le sue Torri il giorno che scomparvero nella cenere. Chi provò a screditare il suo progetto dovette ricredersi. La verità è che grazie alla struttura solida dei due grattacieli, molta gente ebbe tempo di salvarsi. Il resto nessuno poteva prevederlo: ”Progettammo il World Trade Center a prova di Boeing 707 che 40 anni fa era il velivolo più grosso in circolazione. Ma quel giorno si schiantarono sugli edifici due 767, che non sono molto più grandi, ma molto più veloci. La velocità unita al peso, produce molta più energia. E questo, assieme all’enorme quantità di carburante, creò condizioni che nel 1970 non era possibile prevedere”. Nel 2004 gli hanno consegnato il premio Istructe, una sorta di Oscar dell’ingegneria civile, ma anche il tributo ad una carriera formidabile. [...] Ha messo la firma su alcune meraviglie dell’era recente, tipo il World Trade Center di Shanghai [...] E a dispetto di quanto accaduto, non ha mai pensato neppure per un istante che spingersi verso il cielo fosse un gesto architettonico sconsiderato. [...]» (Riccardo Romani, ”Corriere della Sera” 1/10/2008).