Roberto Sala, la Repubblica 30/9/2008, 30 settembre 2008
DAL NOSTRO INVIATO
LESA - Via da tutto. Nel giorno del suo settantaduesimo compleanno, Silvio Berlusconi sceglie la calma familiare nell´ultima dimora scovata in riva al lago Maggiore. A Villa Campari (già Villa Correnti) ci sono quasi tutti: Veronica, i figli Marina, Piersilvio, Luigi e Barbara, la pletora di nipotini, con l´ultimo nato, Alessando di dieci mesi, che fa impazzire Silvio. Il nonno se lo mangia con gli occhi: «Veltroni dice che sono un dittatore, se lo fossi davvero farei subito un decreto per tenerlo sempre così, piccolino e adorabile».
Il Cavaliere, girocollo e pantaloni blu, arriva in elicottero poco dopo mezzogiorno, qualcuno ha scritto "Auguri Silvio" sul muro della casa a fianco, altri su una barca che passa lì sotto. Il primo a farglieli, per telefono, è stato Fini, ma pure dall´opposizione hanno chiamato: Casini e Follini. Viene a porgerli di persona il sindaco di Lesa, Roberto Grignoli (lista civica di centrodestra). Sala apparecchiata per 14, e fiori dappertutto. «Guardi che splendore, questa casa l´hanno venduta solo perché a comprarla ero io». Poi la visita guidata in giardino, con «52 tipi di piante e arbusti», statue incastonate nelle siepi, piscina, tennis, reparto benessere ed eliporto. Veronica, completo marron e aria pallida, prende un aperitivo sul terrazzo, tiene a bada i due figli di Marina e tesse le lodi della location: «Questo posto dà un grande senso di pace, se qualcuno trova triste il lago in questa stagione è solo perché ha l´umore un po´ basso».
L´umore del premier oggi sembra alle stelle. E non solo per il derby vinto dal Milan. Alitalia - lui ne è certo - risorgerà «grazie a me, e pensare che mi prendevano in giro quando parlava di cordata italiana», l´Ici abbassata «e adesso penseremo alle altre tasse», il carovita che sarà aggredito «perché sto mettendo a punto un accordo con grande distribuzione e commercianti», il federalismo fiscale che «riequilibrerà il divario tra Nord e Sud». Insomma, bisogna stare tranquilli e sereni, come lo è lui oggi. E dare l´esempio agli italiani sempre in giro per il mondo a cui possono capitare guai: «La liberazione dei nostri ostaggi è un grande sollievo, ma le vacanze meglio farle in Italia, anche per questo ho preso casa qui sul lago Maggiore: si sta bene e si risparmia».
In giardino servono champagne e stuzzichini, Alessandro chiama il nonno, «una parola che ha imparato prima di dire mamma e papà», Piersilvio scruta il lago e il cameriere porta un telefono. E´ Gianni Letta, Berlusconi tenta di mettere in viva voce, ma non ci riesce: « E dove l´avete comprato ?sto coso, da una coop rossa?». «Anche le assistenti di volo - dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio - ti fanno gli auguri: hanno appena firmato l´accordo con Cai». E´ a quel punto che Berlusconi attacca Veltroni: «Epifani voleva firmare, lui glielo ha impedito, e D´Alema gli ha dato del matto. Poi ha visto che l´85% degli italiani era per l´accordo, e allora ha ordinato il contrordine al leader Cgil». Non c´è niente da fare: «Io Walter lo conosco da tanto, neppure in campagna elettorale ho creduto che volesse davvero inaugurare una nuova stagione di dialogo».
Dopo la festa, l´incontro con alcuni sostenitori in attesa da ore davanti alla villa. Il premier ha anche accettato di parlare al telefono con la mamma di una signora del gruppo dei fans, pure lei nata il 29 settembre . «Va anche lei a ballare stasera?» ha scherzato. «Noi del ?36 siamo una classe superiore, altro che i giovani d´oggi».