Giornali Vari, 29 settembre 2008
Anno V - Duecentotrentanovesima settimanaDal 22 al 29 settembre 2008Ultime Carlo De Benedetti vuole prendere la cittadinanza svizzera
Anno V - Duecentotrentanovesima settimana
Dal 22 al 29 settembre 2008
Ultime Carlo De Benedetti vuole prendere la cittadinanza svizzera. Giura che non rinuncerà a quella italiana.
• Pirati somali hanno sequestrato un cargo che aveva nella stiva 33 carri armati russi.
• Nazionalità ucraina, stava andando a Nairobi. I pirati l’hanno rimorchiato a Garahad, dove tengono in ostaggio altre 13 navi e 300 marinai. I russi stanno mandando una nave da guerra, i mari somali (golfo di Aden, Oceano indiano) sono già pattugliati da spagnoli, tedeschi, francesi, canadesi e americani che tentano di recuperare un po’ di bottino rapinato. I pirati somali presidiano un braccio di mare dove passano ventimila mercantili l’anno, il dieci per cento di tutto il commercio mondiale
• Ruth Kelly, 40 anni, ministro dei Trasporti di Gordon Brown (Gran Bretagna), s’è dimessa perché deve badare ai quattro figli. cattolica, va in chiesa tutti i giorni (così il Guardian). Il marito, impiegato comunale, si chiama Derek Gadd. I giornali scrivono che le dimissioni sono una scusa per mettere in difficoltà il primo ministro.
• Di Pietro si tira su con i pulcini. «Mi siedo in mezzo a loro, li guardo, penso ad alta voce».
• Scandalo perché la Granbassi, campionessa di fioretto, è andata a fare la velina ad Annozero. Il problema è che si tratta di un carabiniere e «quella divisa è portatrice di valori» (così l’onorevole Cicu del PdL).
• C’è un somalo che dice di aver visto i tre di Perugia (Amanda, Sollecito e Guede) la sera prima del delitto. Stavano insieme e lei aveva un coltello in mano. Non si capisce in che modo questa testimonianza incastrerebbe i presunti assassini. Il tizio - di nome Herukan Kokomani -, definito dai giornali «testimone chiave», s’è anche fatto dare duemila euro per un’intervista. Il giudice ha trasmesso gli atti che lo riguardano alla Procura della Repubblica.
• Al Petit Palais, dove è in corso una retrospettiva del fotografo Patrick Demarchelier, gli organizzatori hanno preferito non esporre il doppio nudo di Carlà e Kate Moss, presente però in catalogo.
• L’ulema Al Maghrawi, marocchino, sostiene che un uomo può sposare una bambina di 9 anni, dato che lo fece anche Maometto. Le autorità marocchine gli hanno chiuso il sito.
• I francesi non riescono a mandare un ambasciatore in Vaticano, dato che la diplomazia del Papa ha rifiutato il primo proposto perché divorziato e il secondo perché omosessuale.
Latte Sulla faccenda del latte cinese avvelenato dalla melamina (’melamina” o ”melammina” non ”melanina”), le autorità italiane ed europee dànno ogni garanzia, ci sono controlli di tutti i tipi eccetera. L’Unione ha bloccato l’importazione di prodotti cinesi contenenti latte in polvere. Cioè: cioccolato, biscotti, caramelle, merendine. Carlo Petrini (slow-food) sconsiglia comunque i ristoranti cinesi, il ministro Luca Zaia dice di non andarci mai, Francesca Martini, sottosegretario alla Salute, assicura che «in Italia non ci sono rischi di contaminazione, ma bisogna fare attenzione ai ristoranti cinesi perché tecnicamente usano prodotti base importati dalla Cina». I cinesi sanno del veleno nel latte dal 2 agosto, data di un rapporto inviato dal signor Ji, sindaco di Shijiazhuang e vice segretario del Partito comunista dell’Hebei. Poiché di lì a sei giorni sarebbero cominciate le Olimpiadi, si decise di chiudere questo rapporto in un cassetto e di riparlarne alla fine dei Giochi. Nel frattempo quattro bambini sono morti, quasi 13 mila sono finiti in ospedale e 53 mila hanno avuto comunque problemi. Il signor Ji adesso è in galera, ma le colpe vere stanno a Pechino.
Alitalia La Cgil alla fine ha sottoscritto l’accordo per Alitalia, Cai ha quindi rinnovato la sua offerta d’acquisto, uno dietro l’altro hanno poi firmato anche i piloti e il personale di volo. Veltroni dà a se stesso il merito di questo successo: l’operazione pensata da Berlusconi - dice - era una porcheria, ma a questo punto non permettere a Cai di comprare sarebbe stata una tragedia. Quindi mi sono adoperato per far incontrare le parti, eccetera. anche andato a Porta a porta. Ha aggiunto che Gianni Letta, infaticabile mediatore tra le numerose parti in causa, è uomo ben diverso dal Cavaliere. Berlusconi, in relax da Messegué in Umbria nei giorni più infuocati della trattativa, ha detto che non vale neanche la pena di rispondere. «Questi qui, prima fanno saltare le trattative, poi dicono che è merito loro se si chiudono». Le ricostruzioni giornalistiche accreditano l’idea che la Cgil-Trasporti fosse pronta a firmare con Cisl, Uil e Ugl e che Epifani abbia fermato tutto «perché non si può far vincere a Berlusconi anche questa battaglia» (virgolettato nostro). Senonché, il governo era pronto a far fallire sul serio l’azienda e questo sarebbe costato carissimo a Veltroni ed Epifani, chiaramente responsabili, a quel punto, di 19 mila posti di lavoro persi, per non parlare degli ammortizatori sociali d’oro mandati in fumo. Di qui il ritorno precipitoso al tavolo, e la firma, concessa in cambio di riconoscimenti non banali, ma neanche così decisivi. La Cgil, adesso, è passata all’attacco del piano-scuola governativo, minacciando scioperi generali eccetera. Il ritorno al maestro unico nelle elementari punta a tagliare 87 mila posti entro il 2012. Ma evitando nuove assunzioni e non con i licenziamenti.
America Bush e Bernanke potranno adoperare 250 miliardi di dollari per soccorrere le banche americane devastate dai milioni di tonnellate di carta-spazzatura che nessuno vuole comprare. In pratica le nazionalizzeranno e continuerà a nazionalizzarle anche il prossimo presidente, al quale saranno affidati altri 450 miliardi. Questo prossimo presidente sarà probabilmente Obama: i due candidati hanno pareggiato il primo confronto televisivo, ma nei sondaggi McCain è precipitato. Il piano da 700 miliardi non è piaciuto per niente all’opinione pubblica, che ci vede, correttamente, il tentativo dei ricconi di Wall Street, in pericolo dopo aver fatto i furbi per una vita, di rifarsi alle spalle dei contribuenti e di quelli che furbi non lo sono mai stati. Il presidente-petroliere Bush sarebbe in combutta con costoro e il vecchio McCain, nonostante i suoi distinguo, apparterrebbe alla stessa risma. Perciò, Obama viaggia a questo punto con dieci punti di vantaggio sul rivale (il piano poi non è stato approvato).
Turisti Il riscatto che libererebbe i cinque turisti italiani rapiti in Egitto non si riesce a pagare per colpa del governo sudanese, sicuro che i sei miliardi di dollari concordati finirebbero ai ribelli del Darfur, cioè sarebbero trasformati in armi, divise, cibo e salario per le formazioni che gli fanno la guerra. Una pattuglia sudanese ha anche dato l’assalto ai rapitori, ammazzandone sei. Ma gli ostaggi sono stati portati via da un manipolo di 35 banditi-ribelli e si trovano, nel momento in cui scriviamo, forse in Ciad. I cinque nostri connazionali finiti in questo guaio sono di Torino e provincia: Lorella Paganelli, di 49 anni, Giovanna Quaglia di 52, Walter Barotto di 68, Mirella De Giuli di 70 e Michele Barrera di 72. Benché non più giovinetti, hanno la mania dell’avventura e s’erano fatti organizzare il viaggio nello sperduto Jebel Uwainat (lo si vede nel film Il paziente inglese) da una coppia egiziano-tedesca. Tutto il gruppo di 19 persone (oltre ai cinque italiani, cinque tedeschi, una rumena e otto accompagnatori) è finito in mano ai sequestratori, compreso il titolare dell’agenzia, la cui moglie Kirsten Butterweck, rimasta a casa, fa da mediatore con i banditi. (sono stati liberati la sera di lunedì)