varie, 26 settembre 2008
FARINETTI
FARINETTI Oscar (Natale) Alba (Cuneo) 24 settembre 1954. Imprenditore. Fondatore di Eataly, la catena di supermercati gastronomici di qualità • «[...] Tutto comincia l’11 novembre 2002 nella sala d’attesa di un notaio. Oscar Farinetti è lì per la cessione del marchio UniEuro. Mentre aspetta chiede alla segretaria un foglio A4. Prende la penna. Comincia a disegnare: inizia dal perimetro, come sempre. Un rettangolo con un’entrata e un’uscita, e in un angolo il forno a legna e la vendita del pane. Di fronte il ristorante, vicino alle casse l’area didattica. Quando il notaio lo chiama, Farinetti si secca un po’: non vorrebbe interrompersi. Per un mercante, pensa, l’immaginazione è più importante dei soldi. La creatività necessaria quanto il credito che dà una banca. Anche il business, a volte, può attendere. Quello schizzo oggi è Eataly, 10 mila metri quadrati nell’ex opificio Carpano, a Torino. Un ipermercato del cibo di qualità e molto altro ancora. Nel luogo dove si produceva Punt&Mes s’incontrano pensionati e manager, studenti e casalinghe. Cercano prezzi buoni e sapori perduti, il latte appena munto, il pane sempre fresco. Ogni prodotto è garantito, ma non è solo bio o nostalgia. un sogno realizzato. Questa è solo una delle avventure narrate nel libro Il mercante di utopie di Anna Sartorio [...] Sperling&Kupfer. Trecento pagine per raccontare la storia di un italiano, Oscar Farinetti, imprenditore che mette insieme calcoli e sogni, soldi e metafisica, un uomo della provincia che s’inserisce nel mercato globale con ”l’astuzia di un acrobata”. una storia strana, quella di Farinetti. Inizia come un film del neorealismo e ha un lieto fine alla Frank Capra. Farinetti è un genio della grande distribuzione, è il creatore del successo di UniEuro e Trony, è un ”elettrodomesticaro” che cerca di applicare la qualità ai grandi numeri, che vuole diventare ricco facendo sconti. Un utopista che insegue il successo cercando di essere amato. Coniuga gli opposti, come può fare un capitalista figlio di un comandante partigiano. La storia di Farinetti inizia negli anni Sessanta, è un bambino che corre per le strade di Alba. E già sente di avere sulle spalle una scimmietta che lo morde e lo costringe a correre, una presenza invisibile ma insistente che gli ricorda che piacere è realizzare ciò che i più chiamano utopia. Ma l’utopia è niente senza un buon bilancio e fare i conti è quello che Oscar imparerà negli anni. Dopo l’università lascia Torino per tornare ad Alba. E qui tutto inizia, o meglio inizia di nuovo. Comincia la sua avventura imprenditoriale nei primi 25 metri pieni di lavatici, frigoriferi, cucine. Va avanti, tenace e creativo, di capannone in capannone, vendita in vendita, promozione dopo promozione. Nel 1981 nasce UniEuro. Il business si allarga con astuzie da mercante e mentalità da pioniere: prodotti civetta comprati sottocosto, pesciolini rossi per attrarre i bambini, svendite miracolose come Fuori Tutto, i primi saldi nella storia dell’elettronica. Perché nel frattempo i prodotti sono aumentati, Farinetti ha intuito le potenzialità della tecnologia, il nuovo mercato dei desideri, e lui è arrivato ad afferrare un altro marchio, un altro business, un altro sogno: Trony. Il resto è una corsa ma alla sua maniera, cercando di non essere solo un bottegaio, inseguendo la qualità. Business e valori, bilanci e sogni. Sono 106 i negozi UniEuro quando Oscar pensa di investire altrove. tempo di tornare alle origini, ai contadini, alla terra. Nasce Eataly, il segreto del successo è la filiera corta, dal contadino al venditore, pochi passaggi e niente chimica. [...]» (Marina Cavallieri, ”L’espresso” 2/10/2008).