Elisa Messina, Novella 2000, 25/09/2008, pp.56-61, 25 settembre 2008
FRANCO GRILLINI
Ho rotto l’ultimo tabù: sto con un ventenne.
E’ alle prese con la candidatura a sindaco di Bologna e quella alle Europee, ma l’ex deputato Pd e presidente dell’Arcigay pensa soprattutto all’amore: ”Lui è un siciliano, in attesa di prima occupazione, ha 33 anni meno di me e per fortuna gli piacciono i vecchietti”. E qui rivela anche il passato etero (’Ho rischiato di diventare padre”) e una preoccupazione: che Vattimo gli rubi il fidanzato.
Alla Camera sentono la mancanza dell’onorevole Franco Grillini. Per ironia e per l’esperienza in fatto di tecnologia, soprattutto. Lui annuisce, sorride e intanto smanetta su una digitale ultimo modello. Poi passa a mandare un sms e una mail da uno smart-phone nuovo di zecca. Lo incontriamo a Venezia, dove ha appena presenziato alla rassegna di cinema a tema omosessuale Queer Lion al Festival.
Come fanno in Parlamento senza le sue consulenze tecnologiche?
’Mi telefonano. In Transatlantico sono ancora un’acquasantiera in fatto di computer, telefonini eccetera. Sa qual è per un tecnofilo il godimento maggiore? Avere il prodotto in anteprima”.
C’è qualcosa di compulsivo…
’Lo ammetto. Ma anziché ubriacarmi, farmi di coca o fare sesso dieci volte al giorno, mi butto sulla tecnologia”.
E’ vero che ha un nuovo fidanzato?
’Un ragazzo siciliano, bellissimo: stiamo insieme da un anno. Mi ha incontrato a un gay pride e quando mi ha visto mi ha detto: ”Ora non ti mollo più”. Io ho risposto: ”magari”. Ed è stato così”.
E quanto è giovane questo ragazzo?
’Ha vent’anni, trentatré meno di me e fa l’università”.
Facoltà?
’Mah… In realtà nessuna, è in attesa di occupazione. Sa come vanno le cose al Sud…”.
Al Sud? Quindi non vivete insieme?
’No è un amore a distanza, reso più facile dai voli low cost. Ma ora è qui al Lido con me… Toh, come Aschembach e Tadzio nel romanzo di Thomas Mann Morte a Venezia! E pensi, gli piacerei ancora di più se fossi più vecchietto. Quando mi dice: ”Oggi mi piaci più del solito”, mi preoccupo, vuol dire che sono invecchiato. Il suo ideale sarebbe Gianni Vattimo”.
Il filosofo del pensiero debole, 72 anni, gay dichiarato pure lui.
’Certo. Col cavolo che glielo presento”.
Fuori il nome del ragazzo.
’Gli ho promesso che non lo dico”.
Perché?
’La differenza di età è un tabù pazzesco, ancora più forte di quello sull’omosessualità”.
Nel libro Ecce Omo, lei racconta i suoi amori.
’Mi sono deciso a scriverlo dopo aver chiuso una grande storia. I miei amori più importanti sono stati sei”.
Citati tutti?
’Certo”.
E ”loro” se la sono presa?
’Mi avevano autorizzato. Se l’è presa chi non è stato citato. Come fai a ricordare tutte le storie… Una mi era proprio passata di mente”.
Stava per sposarsi, vero?
’Sì, a 19 anni. E ho rischiato di fare figli: io mi ero appena diplomato in Agraria, lei, geometra: un colpo di fulmine. Lei aveva l’ormone della riproduzione e fecemmo sesso tutta l’estate. Alla fine ha fatto quattro figli: con un altro”.
Sa riconoscere un gay?
’Sì. Si chiama gaydar, una sorta di radar, di sensibilità che ti fa riconoscere un tuo simile. Ce l’hanno anche le lesbiche e quelli che frequentano i gay. Io ne ho tante di amiche etero che frequentano solo gay e poi si lamentano che non fanno mai sesso, mah… Molti etero sono attratti dalle lesbiche: c’è tutta una produzione porno-gay per etero. A Bologna una donna ha scoperto che il figlio era gay perché ha comprato un film interpretato dal figlio”.
Come funziona il ”gaydar”?
’Un insieme di cose: il modo di vestire, di muoversi di gesticolare. Al Lido di Venezia sono stato avvicinato da un ragazzo di vent’anni, chiaramente gay. Ma era altrettanto chiaro che non lo sapeva ancora. Il fatto che tu sia gay non vuol dire che la cosa ti arrivi alla coscienza. C’è un sacco di gente nella fase intermedia”.
Alla camera c’è omofobia?
’Sul piano privato no. Siamo tutti amiconi. Poi, sul piano pubblico, gente come Giovanardi, Volonté e alcuni della Lega hanno detto cose terribili. Molti omofobi recitano la parte per opportunità politica. Una volta un leghista, mentre io parlavo contro l’omofobia della Lega, mi urla: ”Grillina non fare la cretina”. E io: ”Luisella, non fare la scema tu”. Oh, l’hanno chiamato Luisella fino alla fine della legislatura”.
Omosessuali non dichiarati?
’Nel centrodestra c sono alcuni chiaramente omosessuali, qualcuno con matrimonio di copertura. Ma dichiarati, neanche uno. Non se lo possono permettere. E’ un tabù. In Germania, no: il sindaco di Amburgo, del Ppe, è gay dichiarato”.
Chi sono i gay nel Parlamento?
’Non faccio nomi. L’outing, cioè lo sputtanamento di chi è omosessuale, lo fai nei confronti dei gay di potere e che fa l’omofobo. Ma questi non fanno finta di avercela con gli omosessuali, si nascondono e basta”.
Come vede Vladimir Luxuria all’Isola dei Famosi?
’Fa i suoi interessi. Ma quelli del partito sono incazzati: anche perché queste trasmissioni sono viste come il veicolo della cultura berlusconiana. Io non lo farei, almeno finché la politica mi interessa”.
Ora che non è più deputato che fa?
’Mi candido per fare il sindaco di Bologna e penso alle elezioni europee. La battaglia politica per cui mi batto da sempre è quella per i diritti dei conviventi, non solo omosessuali. Ora non c’è la maggioranza per farla approvare ma il tema è all’ordine del giorno e di patti di convivenza si deve tornare a parlare e legiferare. La famiglia è cambiata, la legge deve seguire le trasformazioni sociali. Di recente il ministro Brunetta e il sottosegretario Rotondi hanno ritirato fuori l’argomento ma era solo uno spot politico. Infatti il cattolico l’Avvenire li ha cazziati subito. Però è un segno che il dibattito è aperto”.