Varie, 25 settembre 2008
Un marocchino chiamato da tutti Moustafà, di circa 50 anni, viveva in Italia da tre. Tirava a campare chiedendo l’elemosina o facendo il parcheggiatore abusivo, dormiva in stazione e a detta di chi lo conosceva era tranquillo, una «persona che non ha mai dato fastidio a nessuno»
Un marocchino chiamato da tutti Moustafà, di circa 50 anni, viveva in Italia da tre. Tirava a campare chiedendo l’elemosina o facendo il parcheggiatore abusivo, dormiva in stazione e a detta di chi lo conosceva era tranquillo, una «persona che non ha mai dato fastidio a nessuno». Sere fa qualcuno lo prese a botte e a bastonate in testa, lasciandolo morto in una pozza di sangue. Lo trovò la mattina successiva un dipendente della ditta di trasporti Omnia Express. Prima della mezzanotte di martedì 22 settembre, lungo un binario dello scalo merci nella stazione di Foggia.