Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  settembre 25 Giovedì calendario

Un marocchino chiamato da tutti Moustafà, di circa 50 anni, viveva in Italia da tre. Tirava a campare chiedendo l’elemosina o facendo il parcheggiatore abusivo, dormiva in stazione e a detta di chi lo conosceva era tranquillo, una «persona che non ha mai dato fastidio a nessuno»

Un marocchino chiamato da tutti Moustafà, di circa 50 anni, viveva in Italia da tre. Tirava a campare chiedendo l’elemosina o facendo il parcheggiatore abusivo, dormiva in stazione e a detta di chi lo conosceva era tranquillo, una «persona che non ha mai dato fastidio a nessuno». Sere fa qualcuno lo prese a botte e a bastonate in testa, lasciandolo morto in una pozza di sangue. Lo trovò la mattina successiva un dipendente della ditta di trasporti Omnia Express. Prima della mezzanotte di martedì 22 settembre, lungo un binario dello scalo merci nella stazione di Foggia.