Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 24/9/2008, pagina 4, 24 settembre 2008
ItaliaOggi, giovedì 24 settembre Piloti e affari. Un connubio che all’Anpac sembrano conoscere piuttosto bene
ItaliaOggi, giovedì 24 settembre Piloti e affari. Un connubio che all’Anpac sembrano conoscere piuttosto bene. Così, se da una parte il più rappresentativo sindacato delle aquile italiane getta lo scompiglio nell’affaire Alitalia, dall’altra si è attrezzato per dotarsi di una struttura economicamente più dinamica. Eh sì, perché l’Anpac è un’associazione. Il problema è che quando si parla di affari, a una figura giuridica come l’associazione sono precluse diverse cose. Più vantaggioso, per esempio, sarebbe far ricorso alla struttura di società a responsabilità limitata. Ma dalle parti del sindacato guidato da Fabio Berti, come risulta evidente da queste ultime settimane, la sanno lunga. L’Anpac, infatti, risulta controllare al 100% la Anpac services, guarda caso proprio una srl, costituita nel ’99. Il suo core business, ma forse sarebbe meglio parlare di ambizione, è quello di fare consulenze in tutto ciò che riguarda il trasporto aereo. L’attività, però, vive di alti e bassi. Cominciamo dai dati economici. Dall’ultimo bilancio approvato, quello al 31 dicembre 2007, risulta che Anpac service srl ha messo a segno un fatturato di 1.062.805 euro (in aumento rispetto agli 860.574 del 2006) con un utile di esercizio di 6.467 euro (in ascesa rispetto ai 1.658 dell’anno precedente). Ma cosa fa esattamente questa società? A leggere l’oggetto sociale non è che si tragga un granché. Come sempre avviene quando si costituisce una società c’è scritto tutto e il contrario di tutto. Diciamo più semplicemente, come hanno confermato alcuni esponenti dell’Anpac interpellati da ItaliaOggi, che si tratta di una scatola societaria che consente di gestire più liberamente il sindacato che le sta a monte. Nell’ultimo bilancio approvato, per esempio, risultano crediti «verso clienti per operazioni di natura commerciale» del valore di 672.240 euro (su un totale di 751.766). Ma si tratta, come rivelato dalle stesse fonti sentite da IO, di una sorta di partito di giro, dal momento che sono crediti vantati nei confronti dell’Anpac. Come se il sindacato, al momento, fosse l’unico cliente della srl. Tra i debiti, poi, ne spunta uno di 1.431.123 euro, risultato di un mutuo contratto con la Bnl per l’acquisto del locale in cui hanno sede il sindacato e la società. Si tratta di un immobile che si trova a viale Castello della Magliana, a Roma, in zona Parco dei Medici, a metà strada tra la città e l’aeroporto di Fiumicino. Non bisogna, però, basarsi solo sull’ultimo bilancio approvato per capire cosa esattamente mira a diventare l’Anpac services. Qualche anno fa, per esempio, la srl controllava il capitale di altre due società, ovvero la Skymanagement e la A&G Air. Entrambe miravano a sviluppare l’attività di consulenza perseguita dalla casa madre. Prova ne sia il fatto che della A&G Air, prima della dismissione, Anpac services deteneva il 70%, mentre il restante 30% apparteneva alla Gallo financière dentreprises, una società anonima che a sua volta faceva capo al gruppo di Pierdomenico Gallo, all’epoca presidente di Meliorbanca (A&G, del resto, stavano proprio per Anpac & Gallo). Insomma, un compagno di viaggio «finanziario» di tutto rispetto. Certo, da allora qualcosa è cambiato. Le due partecipazioni sono state cedute, perché l’avventura non ha dato buoni frutti. Ma l’ambizione di fare consulenza, come ammettono all’interno della stessa Anpac, è rimasta inalterata. Al punto che, si racconta, non appena se ne presenterà l’occasione la srl non si tirerà indietro. Per adesso si limita a fornire una veste giuridica più confacente alla gestione dinamica del sindacato che sta mettendo in croce il governo Berlusconi. Stefano Sansonetti