varie, 23 settembre 2008
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Torre Antonino
• Roma 1 aprile 1940. Generale dei paracadutisti in pensione. Nel 2008 eletto in consiglio comunale a Roma con la Lista civica per Alemanno. Il 20 settembre 2008, anniversario della breccia di Porta Pia, fece scalpore commemorando le guardie che affrontarono in bersaglieri • «Un generale dalle mille energie e dalla franchezza stupefacente. Papista ma con una fede pericolante, peccatore consapevole e politico libertino. Il sindaco di Roma ha voluto Antonino Torre, parà in pensione, delegato ”alla memoria di Roma”. [...] ”Mi hanno caricato a bordo all’ultimo momento. Mi hanno candidato nella lista civica e nessuno si aspettava che venissi eletto [...] La volta scorsa ho votato Veltroni, ma non perché mi stia simpatico. Anzi: ero intenzionato a dare una mano a Tajani, però purtroppo andai all’Ergife ad ascoltarlo. C’era anche Berlusconi e questo Tajani disse: scusa presidente ma devo, col tuo permesso, dire una cosa su Veltroni in romanesco: A’ marzia’ facce rideee. Per una fregnaccia del genere chiedi pure il permesso? Capii tutto di Tajani in un attimo [...] In consiglio comunale sono legato da speciale amicizia con Tarzan, il consigliere dei disoccupati organizzati. Molto simpatico [...] appaio strano solo perché sono libero in un mondo di servi. E la mia libertà mi permette di dire che la politica utilizza la memoria per dividere, e i morti per continuare ad odiare. O anche per fare carriera. Pensi a Fini [...] Senza i repubblichini avrebbe fatto questa carriera? Bisognerebbe avere più senso della misura e rispetto [...] Cattolico con qualche peccatuccio. Ma nulla di paragonabile a quelli di Berlusconi. Mia moglie è sempre stata una sola [...] Kosovo, Albania, Iraq, Somalia. Ovunque sono andato [...] Un soldato non ama la guerra e la morte. prudente ed equilibrato […] ucciso? In Somalia soltanto. E solo perché costretto. Ma non mi faccia ricordare [...]”» (Antonello Caporale, ”la Repubblica” 23/9/2008).