Sara Ficocelli, la Repubblica 22/9/2008, 22 settembre 2008
Uno studio americano dimostra che gli uomini maschilisti guadagnano i più di quelli che non lo sono
Uno studio americano dimostra che gli uomini maschilisti guadagnano i più di quelli che non lo sono. Timothy Judge e Beth Livingston, ricercatori del Warrington College of Business Administration dell’Università della Florida, hanno intervistato 12.686 uomini e donne in due momenti diversi, prima nel 1979 - quando avevano tutti tra i 14 e i 22 anni - e poi per tre volte nei successivi 20 anni, l’ultima delle quali nel 2005. A tutti sono state fatte domande su lavoro, convinzioni etiche e religiose, educazione ricevuta e livello di retribuzione. Judge e Livingston hanno chiesto se ritenevano che il posto giusto per una donna fosse la casa, o se credessero che il lavoro femminile aumentasse il rischio di alti tassi di delinquenza giovanile. A pensarla così erano per lo più gli uomini, ma la differenza si restringeva con il passare degli anni. Dai dati raccolti in 26 anni è emerso che gli uomini americani che credono in una rigida divisione dei ruoli guadagnano in media 8500 dollari in più all’anno; per le donne la situazione è invece opposta: le più tradizionaliste guadagnano in media 1500 dollari in meno rispetto alle altre. In altre parole, se una coppia è conservatrice, il marito avrà un vantaggio economico otto volte superiore rispetto a quelle in cui l’atteggiamento è paritario. La ricerca è stata pubblicata sul Journal of Applied Psychology.