varie, 23 settembre 2008
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Ilarda Giovanni
• Ciminna (Palermo) 3 luglio 1952. Ex magistrato. Assessore al Personale della Sicilia. « considerato il ”Brunetta di Sicilia”. Un magistrato prestato alla politica per mettere ordine in uno dei settori che, da sempre, è sinonimo di spreco, inefficienza, clientelismo. E in effetti [...] ha dato battaglia, licenziando fannulloni e avviando veri e propri blitz per scoprire gli assenteisti[...] vittima di un blitz dei Cobas che hanno svelato ”una verità nota a tutti”. La sua unica figlia, Giuliana, 28 anni, ”è tra gli assunti per chiamata diretta come dirigente con contratto quinquennale nell’ufficio di gabinetto dell’assessorato ai Beni Culturali” guidato dall’udc Antinoro. Una situazione imbarazzante che ha indotto Giuliana Ilarda a prendere una decisione drastica: ”Per evitare ulteriori strumentalizzazioni sto presentando le dimissioni – ha comunicato al padre ”. Tra l’altro nell’ufficio non mi trovavo particolarmente bene”. ”Una cosa che non posso che condividere” aggiunge il padre. Apprezza anche il governatore Lombardo: ”Una risposta chiara a chi ha tentato di gettare ombre sul loro operato”. Dimissioni a parte, resta la polemica. ”Che cosa vuol dire? – replica Ilarda – Allora perché è mia figlia deve essere penalizzata? laureata con 110 e lode in discipline artistiche, parla due lingue ed è un’esperta informatica. Ha messo a disposizione le sue professionalità ed è stata chiamata”. E contrattacca: ”Quest’offensiva virulenta dimostra che la mia azione di rigore ha colpito nel segno e sto toccando interessi sensibili di chi vuole continuare sperperi e clientele”. Ma il vicesegretario regionale del Pd Tonino Russo ironizza: ”Solo i figli dei potenti possono imbattersi in grandi fortune come la chiamata diretta”. ”Si continua a criminalizzare i dipendenti – aggiunge il segretario dei Cobas Fulvio Pantano – e non si interviene proprio sugli uffici di gabinetto gonfianti a dismisura con dirigenti reclutati per chiamata diretta”. Giuliana Ilarda aveva già lavorato alla Regione. Due anni, sempre da dirigente per chiamata diretta ai Lavori Pubblici, all’epoca guidato da un altro magistrato, Agata Consoli, voluta da Cuffaro. ”Anche lì – racconta lo stesso Ilarda – un giorno, parlando con la mia collega Consoli le ho detto: sai, c’è Giuliana che è molto brava. Se ti può essere utile tienilo presente. Ha inviato un curriculum e l’hanno chiamata”» (Alfio Sciacca, ”Corriere della Sera” 23/9/2008).