Giorgio Lonardi, la Repubblica 23/9/2008, 23 settembre 2008
GIORGIO LONARDI
Lo vedremo presto nelle nostre città, DustBot, ovvero il robot spazzino. I primi a sperimentarlo saranno in Toscana i comuni di Massa, Pontedera e Peccioli mentre in Spagna toccherà a Bilbao e in Svezia a Orebro. La ramazza hi-tech di DustBot risulterà preziosa nei centri storici dove l´automa si districherà con sicurezza fra vicoli, piazzette, giardini. E dove potrà spargere liquidi per l´abbattimento delle polveri sottili oltre che per la disinfezione e la pulizia della strade. Ma non è tutto. Perché il robot-spazzino, nella sua versione DustCart, sarà capace di trasportare piccoli rifiuti dalle case ai centri di raccolta all´esterno dei centri storici. In futuro basterà una semplice telefonata per poter prenotare i servigi di un DustCart, utili agli anziani, ai disabili e a chi abita in strade strette e zone scoscese dove i mezzi pubblici per la rimozione dei rifiuti si trovano in difficoltà.
Il progetto DustBot, coordinato da Paolo Dario, professore di Ingegneria Biomedica alla Scuola Superiore Sant´Anna di Pisa, è un bell´esempio della capacità di ideazione e progettazione della robotica toscana, probabilmente la più avanzata d´Italia. Fra le caratteristiche di DustBot (cofinanziato dalla Commissione europea) c´è il coinvolgimento di nove paesi fra cui spiccano Inghilterra, Italia, Spagna, Svezia e Svizzera. Ma anche la partecipazione, oltre alla Scuola Superiore Sant´Anna di un´altra struttura accademica come il Dipartimento di Telecomunicazione dell´Università di Firenze. Senza dimenticare, come avviene spesso negli Stati Uniti e più raramente da noi, l´apporto di due spin-off (società costituite da professori o studenti) della Scuola Superiore Sant´Anna: Robotech con sede a Peccioli e Synapsis di Livorno. nsomma, in Toscana, soprattutto nell´area di Pisa, la robotica italiana sta raggiungendo un livello di assoluta eccellenza. Gli esempi non mancano. Emblematico il "Robot imboccatore", pensato espressamente per chi non è in grado di nutrirsi autonomamente: malati, anziani, convalescenti. All´avanguardia per il design avanzato e la fluidità dei movimenti questo robot è progettato per essere un vero e proprio elettrodomestico e non un ausilio terapeutico. Insomma, si può utilizzare in casa con le normali stoviglie e grazie a una cannuccia può distribuire acqua e cibi semiliquidi. Prodotto da Dedalo Solutions (anche in questo caso si tratta di uno spin-off della Scuola Superiore Sant´Anna) il "Robot imboccatore", è particolarmente apprezzato in Giappone, paese leader nella robotica che, tuttavia, non ha ancora una macchina così sofisticata.
Un caso a parte è quello di I-Droid01, il bestseller della RoboTech (azienda coinvolta anche nello sviluppo del "Robot Spazzino"), considerato il robot umanoide più venduto al mondo. Il motivo: i suoi componenti sono stati distribuiti a livello mondiale dalla De Agostini all´interno di un´opera a fascicoli in 90 numeri. Alto 40 centrimetri per circa due chili di peso I-Droid01 può percepire la presenza di ostacoli evitandoli, distinguere suoni, riconoscere ed eseguire comandi vocali, seguire persone in movimento o oggetti colorati, scattare e memorizzare fotografie, esprimere le sue "emozioni" per mezzo di luci e suoni.
Comunque attenzione: l´alta tecnologia non si limita alla robotica. In Toscana, infatti sta emergendo un vivace distretto hi-tech. In particolare a Pisa si contano 1.259 imprese ad alta tecnologia con circa 8.500 addetti per un fatturato complessivo che sfiora i 1.500 milioni di euro. Inoltre il distretto può contare su circa 2mila docenti universitari, e 1.500 ricercatori di altre istituzioni di ricerca pubbliche. Non solo robot, dunque. Sempre a a Pisa, infatti, lo scorso 5 settembre un team di ricercatori italiani e giapponesi hanno stabilito il record mondiale di trasmissione dati via wireless: 1,2 terabit al secondo, dieci volte superiore al record precedente ottenuto dai coreani. E che dire di EndoCas, dell´azienda ospedaliera Santa Chiara di Pisa, uno dei centri di eccellenza internazionale nel campo della micro-chirurgia assistita da computer? Il Centro, ad esempio, prevede per l´addestramento dei chirurghi l´utilizzo di manichini con caratteristiche realistiche: pupille reattive, battito cardiaco udibile con lo stetoscopio, polmoni ventilabili in maniera selettiva, polso palpabile.