Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

• Algeri (Algeria) 3 gennaio 1972. Clown • «Quelli come lui mettono sempre un po’ a disagio, perché cose come solidarietà, generosità, aiuto lui le ha trasformate in qualcosa di concreto: in dialogo, incontro, amicizia, salvezza visto che da 15 anni si ostina a togliere dalla strada i bambini abbandonati di Bucarest e di altre città e a costruirgli un futuro, una speranza, una possibilità di vita. Lui è Miloud Oukili, un clown franco-algerino, affascinante per freschezza, naturalezza, per il sorriso senza stanchezza. La sua storia è un’avventura straordinaria [...] raccontata in un film delicato e carico di emozioni, Pa-ra-da [...] opera d’esordio di Marco Pontecorvo, il figlio del grande Gillo. Miloud nel film è il bravissimo attore Jalil Lespert che gli somiglia molto, [...] nel ”92, partito da Parigi per Mosca per andare a perfezionarls nell’arte della clownerie alla grande scuola russa, si ferma nella Romania del dopo Ceausescu. ”La immaginavo come un paese pieno di creatività, dove si poteva costruire qualcosa- racconta- Ma a Bucarest, facendo spettacoli di strada, ho incontrato anche un’altra realtà quella dei bambini abbandonati, i boskettari, bambini che vivevano nei tombini, rubavano e si drogavano con la colla nell’indifferenza della gente. Ragazzini disperati. Forse più per egoismo che per generosità ho provato a coinvolgerli nei miei spettacoli. Il resto lo hanno fatto loro. Attraverso il teatro molti hanno trovato una ragione di vita e in seguito una professione, relazioni umane. Come è stato possibile? Non ho un metodo. Sono entrato in rapporto con loro, il teatro ha permesso di aprire un dialogo. Oggi posso dire che ci siamo aiutati reciprocamente”. I bambini tolti dalla strada sono migliaia, molti di loro si sono avvicendati nella compagnia di giro con cui Miloud ha portato spettacoli in tutta Europa. Nel ”96 è anche nata un’associazione, ”Pa-ra-da”, come il titolo del film, che ora ha sedi a Parigi, a Milano perché, come dice Miloud, ”la realtà di Bucarest è uguale in Francia, in Italia, negli Stati uniti”. L’associazione è una sorta di rete contro l’indifferenza, promuove il dialogo, la riflessione, educa al rispetto dell’infanzia e all’applicazione dei diritti dell’infanzia a cominciare dalla scuole (’Come diceva Victor Hugo, se chiudi una scuola, apri una prigione”). Miloud, zeppo di premi e onorificenze compresa una laurea ad honorem in pedagogia dell’università di Bologna, continua a fare il clown. ”Dopo 15 anni di lavoro sul sociale, vorrei fare uno spettacolo dove mettere alla prova la mia fantasia. E magari arrivare davvero a Mosca, alla scuola di clown, dove pensavo di andare 15 anni fa”» (Anna Bandettini, ”la Repubblica” 22/9/2008).