varie, 19 settembre 2008
Davide e Natalina Masci, di anni 43 e 46. Fratello e sorella, vivevano a Pomezia in un’elegante villetta con la madre ottantenne e col terzogenito Delio, 47 anni, agricoltore, qualche problema di depressione, in lite col resto della famiglia per la spartizione di un terreno
Davide e Natalina Masci, di anni 43 e 46. Fratello e sorella, vivevano a Pomezia in un’elegante villetta con la madre ottantenne e col terzogenito Delio, 47 anni, agricoltore, qualche problema di depressione, in lite col resto della famiglia per la spartizione di un terreno. Costui la sera di mercoledì scorso, al rientro da una bevuta al bar indossò il gilet da cacciatore, afferrò un fucile Beretta calibro 12, prese tutte le munizioni a disposizione, quindi salì al piano di sopra, entrò nella stanza da letto di Davide e trovandolo addormentato a pancia in su gli sparò prima in pieno ventre e poi nelle gambe. Subito dopo scese al pianterreno, trovò la sorella che urlando afferrava il telefono per chiedere aiuto e senza darle il tempo di fare il numero con un pallettone le fece esplodere la testa. Infine, mentre la madre fuggiva di casa tra i singhiozzi, ricaricò il fucile, si affacciò in balcone, e prese a sparare contro i cugini confinati. Continuò a sparare all’impazzata, ricaricando e facendo fuoco senza sosta, anche quando arrivarono i carabinieri, tanto che uno di loro fu colpito di striscio al braccio destro. Poco dopo le 22,30 di mercoledì 17 settembre al civico 8 di via delle Tre Cannelle, in zona Cinque Poderi, a Pomezia.