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 2008  settembre 18 Giovedì calendario

ROMA - Crollano i furti d´auto: con 780 mila vetture trafugate nel 2007 contro le 907 mila del 2006 in Europa per la prima volta assistiamo a una brusca frenata del fenomeno

ROMA - Crollano i furti d´auto: con 780 mila vetture trafugate nel 2007 contro le 907 mila del 2006 in Europa per la prima volta assistiamo a una brusca frenata del fenomeno. E lo stesso discorso vale per l´Italia dove lo scorso anno sono "sparite" nel nulla duecentomila auto, ventimila in meno rispetto al 2006. E dal 1999 allo scorso anno la flessione arriva a meno 24%. Non solo: secondo le prime stime quest´anno i dati miglioreranno ancora rendendo le 370 mila auto rubate nel 1991 (record storico) solo un lontano ricordo per gli automobilisti italiani. Il punto è che oggi insomma rubare l´auto non conviene più perché per ogni tipologia di furto c´è una controindicazione: chi ruba una macchina per i pezzi di ricambio ha a che fare con troppe centraline elettroniche di bordo (su alcuni modelli si arriva a oltre quaranta) che spesso sono in grado di "riconoscere" se l´auto è stata manomessa da un ladro e quindi vanno immediatamente in blocco. Gli stessi trapianti meccanici di motori e sospensioni sono poi sempre più difficili perché l´elettronica governa il funzionamento di ogni pezzo. Non solo: il costo della manodopera è talmente elevato che anche potendo attingere a magazzini di pezzi rubati (quindi a bassissimo "costo") non conviene più riparare una macchina grazie alla concorrenza dei modelli nuovi offerti con sconti sempre più forti. Chi invece ruba un´auto per spostarsi da un posto all´altro deve vedersela con le migliaia di telecamere montate in ogni città, un efficace sistema di indagine di polizia e carabinieri e - non ultimo - una quasi certa presenza di antifurti satellitari e altri modelli collegati direttamente con le forze dell´ordine. Il rischio di essere scoperti diventa insomma elevatissimo. Anche all´estero: fino a pochi anni fa per risalire alla storia di una macchina rubata in un altro Paese servivano ricerche complicatissime da parte delle forze dell´ordine. Oggi invece con il coordinamento di tutte le banche dati in tempo reale qualsiasi agente può avere tutti i dati di un´auto che ha appena fermato per un controllo. Stesso discorso per chi invece ruba un´auto per poi rivenderla con l´aggiunta che "ripulire" una vettura di numeri di telaio (ormai memorizzati in modo elettronico in centinaia di pezzi) oggi è molto difficile. Quindi l´unica possibilità per questi topi d´auto è quella di rivendere poi la macchina in Paesi dove la legge in pratica non esiste e dove è addirittura possibile circolare con la vecchia targa d´origine. Insomma come spiega Roberto Sgalla, direttore della Polizia Stradale, «tanti fattori determinano questo eccellente risultato. Ossia l´impegno delle forze dell´ordine, il potenziamento dell´attività investigativa, ma anche della tecnologia imperante che ha portato a realizzare antifurti elettronici molto efficaci». Ai ladri, quindi, non resta che rifarsi con i rottami. E non è un caso che nella classifica delle auto più rubate ci sono modelli vecchissimi e ormai fuori produzione come la Fiat Uno, la Punto, Panda, Cinquecento o Autobianchi Y10. In questo sottobosco vale ancora il famoso slogan dei topi d´auto: «Le vecchie Golf sono come il porco: non si butta via nulla». E fra qualche anno, quando queste vecchie auto finiranno allo sfasciacarrozze, i dati dei furti d´auto caleranno ancora.