varie, 17 settembre 2008
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Hamilton Richard
• Londra (Gran Bretagna) 24 febbraio 1922. Londra (Gran Bretagna) 14 settembre 2011. Artista. Nel 2008 vinse il Praemium Imperiale, ambitissimo “Nobel delle arti” creato dalla Japan Art Association • «[...] è considerato uno dei padri della pop art fin dalla metà degli anni 50 con il collage Just what is it that makes today’s homes so different, so appealing? e poi con la memorabile copertina bianca di uno dei primi dischi dei Beatles. [...]» (Massimo Di Forti, “Il Messaggero” 17/9/2008) • «La Pop Art iniziò con un salotto abitato da un culturista, una pin up in topless sul divano, una love story a fumetti appesa alle pareti, un televisore che rimandava un sorriso da spot. La Pop Art cominciò con questo e tutto il resto che appariva nel collage Just What Is It Makes Today’s Homes So Different, So Appealing? realizzato da Richard Hamilton [...] Perché prima di Warhol e Lichtenstein c’era lui. Che nel 1956 si presentò con la sua opera alla mostra londinese This is Tomorrow della Whitechapel Gallery senza sapere che avrebbe dato inizio a un’estetica di cui sarebbe stato profeta, ma non protagonista. Nato [...] da famiglia proletaria, scopre presto la passione per l’arte: a 16 anni ha già visto Guernica di Picasso e ammira Cézanne. Si forma alla Royal Academy Schools and the Slade School of Fine Arts. Fonda l’Independent Group of artists con sede all’Institute of Contemporary Art. All’ICA artisti, architetti e critici discutono della cultura di massa e di quanto possa influenzare le arti. Hamilton guarda a Marcel Duchamp come a un mito: ne diventa amico e organizzerà la prima grande retrospettiva europea del maestro dada nel 1966. Intanto, realizza manifesti, volantini, copertine di dischi. Warhol, che agli inizi si ispira a lui, immortala e replica all’infinito i primi piani della Monroe. La Marilyn di Hamilton – My Marilyn – esposta alla Tate è un collage di foto e negativi cancellati della diva ripresa in spiaggia. Andy disegna la buccia di banana che veste le canzoni dei Velvet Underground. Lui, invece, suggerisce il titolo e la cromia più essenziale per il White Album dei Beatles, di cui cura anche il poster allegato. Al Guardian Hamilton racconterà anni dopo della delusione per le sole 200 sterline guadagnate. Se Warhol si concentra su stelle di Hollywood e manie americane, Hamilton con la serie di stampe Swingeing London 67 documenta gli arresti per cannabis di Mick Jagger e del gallerista Robert Fraser. Ma non è solo l’artista delle popstar: ritrae i conflitti nell’Irlanda del Nord, per decenni lavora al progetto di illustrare tutto l’Ulisse di Joyce, nel 2007 raffigura Tony Blair come un cowboy [...]» (Dario Pappalardo, “la Repubblica” 14/9/2011).