Corriere della Sera, 16/09/08, 16 settembre 2008
Secondo Altroconsumo, che ha rilevato 122 mila prezzi in 657 punti vendita di 44 città italiane, scegliendo in modo oculato dove andare a fare la spesa, una famiglia di Milano riesce a risparmiare sino a 2 mila euro per alimentari, prodotti per l’igiene e per la casa
Secondo Altroconsumo, che ha rilevato 122 mila prezzi in 657 punti vendita di 44 città italiane, scegliendo in modo oculato dove andare a fare la spesa, una famiglia di Milano riesce a risparmiare sino a 2 mila euro per alimentari, prodotti per l’igiene e per la casa. Se invece vive a Roma il risparmio è della metà (1.050 euro), mentre a Reggio Calabria spende 135 euro in più della media nazionale. Tutto dipende dalla concorrenza nella grande distribuzione: dove ci sono più catene di super e ipermercati, la lotta per accaparrarsi i consumatori fa diminuire i prezzi della spesa. Dove invece la concorrenza è minore, come nel centro-sud Italia o in piccole realtà urbane, il portafoglio ci rimette. In base alla stessa indagine, la catena di supermercati più conveniente per i prodotti di marca è Esselunga, mentre per quelli più economici è meglio Penny. Altroconsumo ha anche compilato anche una «lista nera» della spesa: la farina Barilla è rincarata in un anno di oltre il 50%; gli spaghetti della stessa marca del 34%; il Riso Scotti Oro Classico del 29%; le penne De Cecco del 20%.