Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2008  settembre 16 Martedì calendario

Per far luce sull’infanzia e l’adolescenza delle celebrità, il Guardian ha intervistato gli insegnanti di icone della musica, del grande schermo e della politica

Per far luce sull’infanzia e l’adolescenza delle celebrità, il Guardian ha intervistato gli insegnanti di icone della musica, del grande schermo e della politica. Ad esempio l’insegnante di musica Sylvia Young ricorda che al provino per entrare nella sua scuola Amy Winehouse, allora dodicenne, era molto nervosa e intimidita: «Quando ha iniziato a cantare ha dimenticato tutto il resto e la sua voce, così ricca e pulita, ha riempito la stanza». Tra le carte della scuola è rimasto ancora il giudizio sulla sua "prova": «Molto matura, grande voce, tecnica eccellente». Mike Jones della Alleyn’s school di Londra ricorda invece Jude Law: «Era bravo, ha avuto anche qualche buona critica sui giornali scolastici. Alcuni professori, però, non sopportavano proprio la sua arroganza». John Nettleship, insegnante di science di J. K. Rowling, racconta che «Joanne era una ragazzina davvero tranquilla, non ricordo di averla mai sentita rispondere ad una domanda. Probabilmente, stava fantasticando nella sua testa sui personaggi che, un giorno, avrebbe raccontato nei suoi libri». Colin Niven ha infine svelato come si comportava Tony Blair sui banchi di scuola: «La recitazione l’ha aiutato nella carriera politica e anche allora Tony dimostrava di possedere il carisma e la capacità magnetica di catturare l’attenzione della gente».