Maria Corbi La Stampa 16/9/08, 16 settembre 2008
Secondo un sondaggio della National Sleep Foundation, il 23 per cento delle coppie americane sposate dormono in letti o camere separati
Secondo un sondaggio della National Sleep Foundation, il 23 per cento delle coppie americane sposate dormono in letti o camere separati. A volere la divisione notturna sono soprattutto le donne, che assicurano in questo modo di riuscire ad apprezzare di più il partner. Ad avvalorare la ricerca ci sono anche i dati della National Association of Home Builders secondo cui il numero di committenti di case che desiderano camere da letto separate è in costante aumento. E non si tratta di un lusso per soli ricchi, visto che anche le coppie del ceto medio sono pronte ad alzare muri e a sacrificare altre stanze, tra cui la familiy room e la stanza da pranzo, per garantirsi notti tranquille senza sopportare rumori e abitudini del partner. Oggi sono circa il venti per cento, ma secondo Ghopal Ahluwalia, capo-ricercatore dell’associazione dei costruttori, nel 2015 il 60 per cento delle nuove case avrà sdoppiato la camera matrimoniale. Il «divorzio notturno», comunque, non è solo un fenomeno oltreoceano e prende piede anche in Italia. Ad esempio Sandra Mondaini ha spiegato in un’intervista: «Il nostro segreto? Complicità, assenza totale di competizione, voglia di ridere e soprattutto camere separate. Le abbiamo adottate da quando Raimondo aveva preso l’abitudine di dormire con il suo enorme cane sul letto». Quando non è un cane a suggerire di dividere i destini notturni, spesso ci sono i rumori molesti emessi da uno dei due partner che o russa, o parla, o respira rumorosamente. Ma la crescente separazione dei letti è anche un indizio di come sono cambiati gli equilibri del matrimonio: la donna lavora ed è meno disposta ad accettare compromessi quando a risentirne è il riposo. Secondo Pamela Smock, sociologa dell’Università del Michigan, «la vita di coppia si è accelerata, le donne hanno assunto nuovi ruoli. Non è necessariamente indicativo di tensioni nel matrimonio ma del bisogno di entrambi i partner di funzionare bene il giorno successivo». Doppio