varie, 15 settembre 2008
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Aido Bibiana
• Alcalá de los Gazules (Spagna) 2 febbraio 1977. Politico. Ex ministro dell’Uguaglianza (2008-2010, la più giovane delle nove donne del secondo governo Zapatero) • «[...] è il primo ministro della democrazia spagnola nato dopo la morte di Franco. La destra spagnola non si è lasciata intenerire dalla “niña di Zapatero”: i giornali conservatori hanno riportato commenti malevoli dopo la sua nomina, interrogandosi sulle ragioni per le quali era stata prescelta, chiosando sulla sua passione per il flamenco (“Avrà vinto qualche torneo, per arrivare al governo?” si chiedeva un opinionista ostile) [...] Omologa di Mara Carfagna [...] Figlia di un politico socialista, originaria di Cadice, garantisce, con la sua presenza nel governo, un’attenzione di riguardo alle tradizioni del Sud della Spagna: è stata presidente dell’Agenzia Andalusa per lo Sviluppo del Flamenco e non lo rinnega: “È uno dei principali contrassegni della nostra identità”. Ciò non le ha impedito di pensare a uno scherzo quando è arrivata, dopo le elezioni, la telefonata di Zapatero [...]» (e. ros., “Corriere della Sera” 19/5/2008) • «[...] nella sua prima apparizione in Parlamento ha presentato un pacchetto di misure. Quella che fa più discutere è l’istituzione di una nuova linea verde. Un telefono amico. Per le vittime? No [...] riservato agli uomini (potenzialmente o di fatto) violenti. Un call center alla camomilla, gestito da psicologi e assistenti sociali che avranno il compito [...] di “aiutare le persone a incanalare l’aggressività anziché ricorrere alle botte”. [...] “Idea artificiosa e ridicola”, l’ha bollata El Mundo: “Un misto di frivolezza e innocenza calcolata tipica dello zapaterismo”. “Ricette da bar”, titola Abc. Il filo-governativo El País dà la notizia senza commenti (in poco spazio) mentre nei talk-show si scatenano le gag: “Pronto, la mia donna mi dà sui nervi. Vorrei darle un pugno in testa. Cosa mi proponete in alternativa?”. Lei [...] socialista a 16 anni, laurea in economia, una donna forte che prima di diventare la più giovane ministra nella storia della democrazia spagnola guidava la commissione andalusa “per lo sviluppo del flamenco”, ha reagito serenamente. Precisando/rettificando in tv quanto aveva appena detto in Parlamento: più che per i “machi” maneschi, il telefono sarà per quelli in crisi di identità, disorientati “dalla fine della società patriarcale”. L’idea, chiosano i collaboratori, è venuta ascoltando le telefonate degli uomini allo 016, il numero delle vittime. “Molti si lamentano della legge sulla violenza tra i sessi, si sentono discriminati dalla Corte Costituzionale che ha inasprito le pene quando gli autori del reato sono uomini”. [...]» (Michele Farina, “Corriere della Sera” 11/6/2008).