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 2008  settembre 11 Giovedì calendario

Nòva, giovedì 11 settembre «La amo ma non ho il coraggio di rivelarmi. Vorrei che il mio capo inciampasse e si rompesse una gamba

Nòva, giovedì 11 settembre «La amo ma non ho il coraggio di rivelarmi. Vorrei che il mio capo inciampasse e si rompesse una gamba. Se mio marito la smettesse di chiedermi di far semplicemente da mangiare... Ho abortito due volte, ma non l’ho detto ai miei genitori. Ho un’amante, o forse tre». Segreti inconfessabili, come questi, e ancor più forti, arrivano tutti giorni nella casella di posta di Frank Warren. Ideatore, creatore, artista e oggi imprenditore del successo editoriale americano di Postsecret. Un personaggio che ogni giorno legge, seleziona, ritaglia, ridisegna e pubblica segreti affidatigli da migliaia di altri, sconosciuti, che confidano e a lui si affidano. Wikipedia definisce Postsecret una "community mail art": un luogo dell’anima dove le persone, in forma anonima, possono spedire i propri desideri più reconditi, i propri pensieri cattivi e le cose che nessuno vorrebbe svelare mai – che si sarebbe giudicati male – e vederli pubblicati in un blog. In realtà, la storia di PostSecret nasce da un’idea artistica: era un’installazione presentata all’Artomatic di Washington nel 2004 in cui le persone venivano invitate a decorare e scrivere su cartoline e immagini i propri segreti. Già in quell’occasione sui fogli bianchi comparirono strani messaggi, compresi grossi illeciti penalmente rilevanti. E forse per questo Frank Warren decise di continuare nell’opera, e portare in giro per l’America questa grande muraglia di segreti, da leggere ma anche da scrivere. Nel 2005, in soltanto un anno, Warren raccolse 2.500 messaggi. Decise dunque di aprire un blog, che lo avrebbe aiutato nella raccolta anonima. «Il perché le persone mi inviino i loro segreti ancora non lo so – ha spiegato recentemente in un’intervista ”, so soltanto che c’è bisogno di dire la verità. E quando la verità è troppo dura, o difficile, beh, la cartolina anonima è quasi un modo per confessarsi...» Non penso di essere diverso dagli altri, scrive un bambino. Il giorno del mio matrimonio ho danzato con due uomini. Uno era mio marito, l’altro era l’uomo che avrei voluto sposare, svela una giovane sposa. Sono una brutta persona perché voto il partito repubblicano, scrive un giovane dietro a una cartolina di pecore. Ogni martedì mattina, quando abbiamo il nostro meeting, ti desidero ardentemente. E so che tu provi la stessa cosa per me, confessa una giovane impiegata. Non posso inviare il mio segreto a Postsecret perché ogni domenica mattina li leggiamo insieme, quei segreti, e ti accorgeresti che sono io, ad aver inviato la cartolina, traccia col pennarello nero un’anonima cartolina a forma di poltrona.  divertente leggere su internet queste piccole opere d’arte di cartoline. bello dall’Italia, perché sono molto semplici e comprensibili, seppur in inglese. L’apprezzamento, anche negli Stati Uniti, è stato ampio e sempre maggiore. Tanto che gli iscritti alla community oggi sono decine di migliaia, tanto da aver vinto nel 2006 il premio per il migliore weblog, e tanto che lo scorso febbraio lo Youth Trends americano posizionava Postsecret tra i primi dieci siti internet più amati dagli studenti. Ma non è finita. Già lo scorso anno è stata inaugurata una sezione di "segreti" su YouTube, in formato video. E già nel 2005 Frank Warren ha iniziato a pubblicare libri con le immagini e le parole più belle. Il primo, titolato «PostSecret: Extraordinary Confessions from Ordinary Lives» ha venduto più di 100mila copie. Ne sono seguiti un secondo, «My Secret: A PostSecret Book», un terzo «The Secret Lives of Men and Women: A PostSecret Book» e un quarto «A Lifetime of Secrets: A PostSecret Book». Tutti best-seller della Isbn... «I messaggi arrivano davvero da tutto il mondo – conclude Frank Warren - e non solo dall’America. Abbiamo raccolto cartoline da Hong Kong, da Afghanistan, Australia, Irlanda, India... Ormai siamo tanto conosciuti che spesso le persone hanno paura a scrivere con la penna, perché la grafia potrebbe esser riconosciuta da amici o parenti. già successo qualche caso. Ricordo una ragazza che ho pubblicato. Si era iscritta a un College della Ivy League e aveva confessato di essersi sbagliata: avrebbe voluto interrompere gli studi perché in realtà voleva fare tutt’altro... Ebbene, i suoi genitori lessero la sua postcard e successe un finimondo in famiglia... La studentessa mi pregò di togliere la cartolina dal blog. L’ho fatto, ma credo che un evento del genere debba essere interpretato come un segno: forse certi segreti si dovrebbero raccontare alle persone a cui vogliamo bene». Cristina Tagliabue